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Ringraziamo Lamberto Burgassi, autore di “Social Control. Le verità di Tim Works”,

pubblicato nel 2019 da Porto Seguro Editore, per averci dato l’occasione di leggere e recensire il suo romanzo. 

La tecnologia e la digitalizzazione

L’attenzione verso la tecnologia come elemento chiave dello sviluppo sociale ed economico è ormai inevitabile. Non solo la società e l’economia sono cambiate ma anche la psicologia dell’essere umano e il modo in cui osserviamo gli altri e noi stessi, in cui rappresentiamo e sviluppiamo la nostra personalità. Oggi si proietta la propria immagine non più come davanti ad uno specchio ma davanti ad uno schermo, di un telefonino, o di un computer o di una televisione sempre accesa.

I suoni e gli odori di tutto ciò che ci circonda sembrano essere amplificati come le nostre sensazioni fisiche e psicologiche, vissute con intensa programmaticità, attraverso calendari affollati di colori in agende virtuali, promemoria che squillano e ci ricordano i nostri impegni e sistemi di apprendimento avanzati che addestrano le giovani menti ad essere presenti nel qui ed ora, nella costruzione di un presente fondato sulla tecnologia alla quale non è semplice opporsi.

Un bambino contro un sistema “alieno”

Ambientato in una tranquilla cittadina isolata dal caos della metropoli, social Control ci racconta la storia di un bambino di nome Tim che durante i mesi estivi viene coinvolto dalla sua scuola in un programma nazionale di digitalizzazione. Tim non è particolarmente innamorato dei libri né desidera portare il peso della conoscenza nel suo zaino, tuttavia è affezionato alla sua identità e si sente da subito minacciato da questo progetto che lentamente avrebbe trasformato non solo il modo in cui apprendere ma soprattutto il modo in cui pensare. Ciò che soprattutto lo turba è il fatto che il responsabile del progetto non sembra essere del tutto umano…Nel suo combattivo opporsi, una serie di ostacoli portano Tim ad inimicarsi gran parte delle persone con le quali entra in contatto e ad essere addirittura considerato psicologicamente non attendibile.

Le avversità tuttavia non fermano il piccolo Tim, il quale continua a cercare prove della sua fondata paura, prove che non solo riuscirà a trovare ma che porteranno alcuni dalla sua parte. I compagni di scuola di Tim lentamente cambiano, affascinati dalla connessione di rete velocissima, dai tablet e dagli iPhone, rapiti dalla possibilità di chattare con gli amici ed essere protagonisti di un cambiamento radicale nel loro sistema scolastico. Nessuno, tranne Tim, è consapevole del prezzo da pagare, di cosa voglia dire perdere il controllo per darlo a qualcun altro.

Social Control. Le verità di Tim Works è un romanzo coraggioso, dai toni concreti, che racconta metaforicamente la realtà dei nostri giorni e di come “Internet è un’autostrada di cui tutti ignorano il cartello di destinazione e le persone la percorrono senza sapere dove porta”.

Social Control è anche un romanzo che lancia un messaggio, quello di alzare la testa dallo schermo per guardare a noi stessi e per preservare la nostra identità.

 

Valeria Saladino - Fondatore di Psicotypo

Psicologo clinico, psicoterapia ad approccio breve strategico, specializzato in scienze criminologiche, forensi e psicologia giuridica. Fondatore e Presidente di “Psicotypo Associazione per l’Informazione e l’Aggiornamento in Psicologia”. Dottore di ricerca e psicologo esperto ex articolo 80 presso la Casa Circondariale di Cassino. Studiosa della psicologia della devianza, in particolare del fenomeno dell’istituzionalizzazione e delle dinamiche psicologiche che costituiscono quest’ultimo, ha partecipato e coordinato interventi di valutazione e trattamento all’interno degli Istituti Penitenziari. Si è occupata inoltre di nuove dipendenze, gestendo il Behavioral Addictions Research Team, Centro di ricerca sulle dipendenze comportamentali. Oltre alla ricerca svolge attività di tutoring e consulenza per chi è interessato al settore della ricerca e alla costruzione di elaborati di tesi a carattere sperimentale.