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Infertilità: accettarla per andare avanti nella coppia

“Il bambino nasce dentro di noi molto prima del concepimento. Ci sono gravidanze che durano anni di speranza, eternità di disperazione”. Marina Ivanovna Cvetaeva

In molte coppie, è presente il desiderio di avere un bambino. Il progetto di avere un figlio deriva da un complesso insieme di pulsioni, desideri, condizionamenti sociali e familiari; la coppia, infatti, prevede il dare vita ad un altro essere umano. Ciò deriva dal fatto che un figlio non è una persona qualsiasi: è un essere che nasce dall’unione tra uomo e donna, il prodotto di un amore che porta in sé gli elementi del loro patrimonio genetico.

I sogni si infrangono…

Molto spesso si inizia a cercare la gravidanza quanto in una coppia si è raggiunto un equilibrio tale da far nascere la voglia di diventare genitori: si iniziano a fare progetti, si valuta la situazione economica di coppia, se la convivenza – o il matrimonio – è stabile da permettere l’arrivo di una terza figura. Si comincia allora a cercare la gravidanza ma, nonostante passi diverso tempo, non arriva. La donna inizia a sentirsi messa a dura prova da una sfida che sembra non riuscire a fronteggiare: la genitorialità mancata. Sin dal principio la figura femminile è sempre stata associata alla maternità, e l’incapacità di avere figli porta come conseguenza un notevole abbassamento del livello di autostima ed una dolorosa ferita quasi insanabile.

Allo stesso modo, anche nell’uomo l’impossibilità di avere figli comporta delle conseguenze: da evidenziare è il senso di impotenza, che porta ad avere una visione distorta della fertilità e della possibilità di diventare padre. Molto spesso l’uomo arriva a pensare che non si è veri uomini se non si riesce a concepire un figlio. Gli obiettivi prefissati iniziano a vacillare e lo stress, sia individuale che di coppia, aumenta: in tutto ciò il senso di colpa sembra avere la meglio, poiché ci si sente incapaci di un qualcosa che sembra non arrivare mai. Una situazione del genere non incide di certo in maniera positiva sullo stato d’animo: invece di vivere l’attesa in modo dolce ci si trova catapultati in un “buco nero” per cui ogni mese è snervante ed il ciclo arriva sempre puntale: ci si ritrova a mettere in dubbio le proprie aspettative sia individuali, sia quelle di coppia.

… e la coppia va in tilt

La vita di una coppia che si ritrova in una situazione come questa inizia a concentrarsi unicamente intorno al concepimento. Si è, erroneamente, convinti che questo tipo di accanimento sia naturale, e che ciò non influisca sul percorso di concepimento. Inevitabilmente la vita di coppia cambia. Quando il tanto desiderato figlio non arriva, infatti, l’uomo e la donna iniziano a vivere con forti stati ansiosi e di stress, che inevitabilmente si ripercuotono anche a livello sessuale.

Il sesso diventa, oltre che monotono e noioso, un vero e proprio compito da svolgere solamente in giorni prefissati (quelli dell’ovulazione della donna). La difficoltà di non avere un bambino, oltre a portare disagi a livello sessuale, comporta un disequilibrio nella coppia: i partner potrebbero cadere nell’errore di distaccarsi e vivere il dolore di un desiderio non appagato senza avere una condivisione reciproca, decidendo di staccarsi piuttosto che vivere ed affrontare insieme inconvenienti di questo tipo.

Infertilità: come accettarla ed andare avanti

L’ infertilità può derivare da numerose ragioni: assenza di desiderio di coppia, mancanza di volontà, alti livelli di stress, o nel peggiore dei casi, incapacità biologica. In casi come questi, ci si ritrova per provare tutte le strade possibile ed esistenti: terapia ormonale, fecondazione assistita, adozione, utero in affitto. Si tenta anche l’impossibile, tranne chiedere aiuto per elaborare una notizia scomoda e cercare – anche all’interno della propria persona – altri modi di essere fertile.

Importante è saper gestire la situazione, seguendo alcune linee guida:

  1. Esprimere i propri sentimenti: riconoscere le proprie emozioni è fondamentale per imparare ad esprimerle correttamente attraverso una matura comunicazione. Ogni persona, inoltre, sceglie il proprio modo di farlo: piangendo, urlando, ridendo, cantando, ballando, o addirittura scrivendo. Ciò è considerato una valvola di sfogo non indifferente
  2. Interfacciarsi con la realtà: fondamentale è essere realisti e prendere coscienza di cosa sta accadendo veramente. Prima di andare avanti nella quotidianità bisogna accettare il fatto di non poter avere figli: molto utile è immaginare il proprio futuro su ciò che si ha adesso e su ciò che si potrebbe avere, rimuovendo dalla mente i ricordi dolorosi.
  3. Riconoscere gli stadi del dolore: se è importante esprimere le proprie emozioni, riconoscere ed accettare il proprio dolore lo è ancora di più. Capire le varie manifestazioni del dolore aiuta a gestirlo e superarlo.
  4. Chiedere aiuto: spesso, la sofferenza di un’ infertilità è sottovaluta dalla società stessa. Ciò porta a non sentirsi compresi e aumenta il desiderio di solitudine ed isolamento. Condividere la propria esperienza ed il proprio dolore è fondamentale per iniziare un percorso che miri al benessere futuro.

Chiedere aiuto in caso di infertilità è un grande passo che può aiutare a dare la giusta forza per andare avanti aprendo la strada al cambiamento e a nuove di possibilità di evoluzione per la coppia.

Riferimenti bibliografici

  • D’Arrigo, M. (2008). Se i bambini non arrivano. L’esperienza di sterilità: il percorso e l’accompagnamento psicologico. Napoli: Liguori Editore
  • Valoriani, V. (2011). Genitori ad ogni costo. I problemi psicologici delle coppie infertili. Roma: Carocci Editore