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David Canter fonda negli anni ’80, basandosi sull’utilizzo della Facet Theory, la “teoria della sfaccettatura” un modello di psicologia investigativa che dopo aver analizzato le relazioni tra variabili, delineato e codificato gli oggetti di interesse della ricerca, cerca di sfaccettare lo spazio, interpretandone ogni sfaccettatura.

 

Attraverso studi approfonditi sulle modalità di interazione tra vittima e aggressore, Canter ha potuto postulare cinque fattori chiave tramite i quali il sapere psicologico può essere applicato al metodo investigativo, con lo scopo di poter stilare il profilo psicologico dell’autore di un reato.

 

Azione criminale

Il primo, l’assunto della coerenza interpersonale, si basa sul presupposto che le azioni criminali si basino in ogni caso su una relazione tra offender e vittima. Anche nel caso di un reato l’aggressore metterà in atto gli stessi schemi che utilizza in qualsiasi altra relazione sociale ed interpersonale individuando alcune sue caratteristiche. Queste si evincono dal modo in cui lascia la scena del crimine e da ciò che viene ritrovato sul posto.

 

Il secondo assunto si riferisce invece al significato del tempo e del luogo dell’aggressione. Il momento scelto per compiere il reato può quindi fornire indicazioni sul tipo di lavoro svolto dall’offender o su altre sue abitudini.

 

Il terzo assunto, inerente le caratteristiche criminali, postula che attraverso l’analisi della scena del crimine e del modus operandi si possano cogliere alcuni aspetti delle caratteristiche personologiche, comportamentali e socio-demografiche dell’offender. Il quarto assunto, rivolto all’analisi della carriera criminale, si basa sull’ipotesi che il reo modifica raramente le modalità di commissione del reato, soprattutto se la tecnica si è dimostrata efficace.

 

Infine, l’assunto della consapevolezza forense, ipotizza che se l’offender ha cercato di evitare la cattura attraverso alcuni accorgimenti, egli deve quasi certamente essere al corrente delle tecniche investigative ed avere anche alcuni precedenti penali.

 

Dopo il crimine

Le conseguenze della vittimizzazione possono essere sia primarie, derivanti direttamente dal reato, o secondarie derivanti dalla risposta formale o informale della vittimizzazione. Diventare vittime inoltre comporta anche un processo a stadi e in ogni uno di essi la persona si considera vittima in diverso modo.

 

Nel primo stadio si sperimenta il danno, la sofferenza causata da un’altra persona. Nel secondo stadio le persone percepiscono e definiscono il danno subito, considerandolo come ingiusto. Nel terzo stadio si sperimenta un senso di malessere per il torto subito. Nell’ultimo stadio le persone vedono riconosciuto il loro status di vittima diventando “vittime ufficiali”.

 

Non si parla delle vittime se non al momento della conoscenza del fatto, ma l’orrore scompare presto e subito ci si concentra sull’autore del delitto piuttosto che su chi l’ha subito anche perché il reo è colui che deve essere fermato e sul quale deve intervenire la giustizia.

 

Bisognerebbe trovare una soluzione efficace in grado di aiutare gli autori di reato e tutelare le “vittime”.

 

 

Articolo a cura di Mariangela Vitale

Valeria Saladino - Fondatore di Psicotypo

Psicologo clinico, psicoterapia ad approccio breve strategico, specializzato in scienze criminologiche, forensi e psicologia giuridica. Fondatore e Presidente di “Psicotypo Associazione per l’Informazione e l’Aggiornamento in Psicologia”. Dottore di ricerca e psicologo esperto ex articolo 80 presso la Casa Circondariale di Cassino. Studiosa della psicologia della devianza, in particolare del fenomeno dell’istituzionalizzazione e delle dinamiche psicologiche che costituiscono quest’ultimo, ha partecipato e coordinato interventi di valutazione e trattamento all’interno degli Istituti Penitenziari. Si è occupata inoltre di nuove dipendenze, gestendo il Behavioral Addictions Research Team, Centro di ricerca sulle dipendenze comportamentali. Oltre alla ricerca svolge attività di tutoring e consulenza per chi è interessato al settore della ricerca e alla costruzione di elaborati di tesi a carattere sperimentale.