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San Valentino: sì o no?

Oggi si festeggia San Valentino, la festa degli innamorati. Come ogni anno, questa festa si presenta carica di aspettative e di fantasie, come se fosse l’unico giorno dell’anno in cui una coppia può e deve dimostrare il proprio amore l’uno per l’altra, portando con sé stress e ansia per la ricerca del regalo perfetto. Tutto è organizzato nei minimi dettagli: l’abito giusto da indossare seduti al tavolo a lume di candela, il regalo mozzafiato, quello da togliere il fiato, quantità innumerabili di petali di rose da spargere in tutta la casa. Cosa accadrebbe se provassimo a dirvi che San Valentino non è una festa seria? Tutto l’amore del mondo che proviamo può essere rivolto al partner 365 giorni l’anno, senza limiti temporali. Di conseguenza, perché dobbiamo essere quasi costretti a dichiarare i nostri sentimenti il 14 febbraio? E se avessimo travisato il vero significato della festa di San Valentino?

La leggenda di San Valentino

Il vero San Valentino è ricordato come il protettore degli innamorati. A lui sono state collegate molte leggende che raccontano delle sue gesta caritatevoli nei confronti delle coppie, in particolare:

Leggenda dell’Amore Sublime: Questa leggenda narra di un giovane centurione romano di nome Sabino che, passeggiando per una piazza di Terni, vide una bella ragazza di nome Serapia e se ne innamorò follemente.
Sabino chiese ai genitori di Serapia di poterla sposare ma ricevette un secco rifiuto: Sabino era pagano mentre la famiglia di Serapia era di religione cristiana. Per superare questo ostacolo, la bella Serapia suggerì al suo amato di andare dal loro Vescovo Valentino per avvicinarsi alla spiritualità della sua famiglia e ricevere il battesimo, cosa che lui fece in nome del suo amore.
Purtroppo, proprio mentre si preparavano i festeggiamenti per il battesimo di Sabino ( e per le prossime nozze), Serapia si ammalò di tisi. Valentino fu chiamato al capezzale della ragazza oramai moribonda. Sabino supplicò Valentino affinché non fosse separato dalla sua amata: la vita senza di lei sarebbe stata solo una lunga sofferenza. Valentino battezzò il giovane, ed unì i due in matrimonio e mentre levò le mani in alto per la benedizione, un sonno beatificante avvolse quei due cuori per l’eternità.

Leggenda della Rosa della Riconciliazione: Un giorno San Valentino sentì passare, al di là del suo giardino, due giovani fidanzati che stavano litigando. Decise di andare loro incontro con in mano una magnifica rosa. Regalò la rosa ai due fidanzati e li pregò di riconciliarsi stringendo insieme il gambo della rosa, facendo attenzione a non pungersi e pregando affinché il Signore mantenesse vivo in eterno il loro amore.
Qualche tempo dopo la giovane coppia tornò da lui per invocare la benedizione del loro matrimonio.
La storia si diffuse e gli abitanti iniziarono ad andare in pellegrinaggio dal vescovo di Terni il 14 di ogni mese.
Il 14 di ogni mese diventò così il giorno dedicato alle benedizioni, ma la data è stata ristretta al solo mese di febbraio perché in quel giorno del 273 d.C San Valentino morì.

Regalatevi domande!

San Valentino è una festa simbolica che rappresenta puramente il richiamo all’amore e al sentimento vero. Tuttavia, la società consumistica ne ha ben colto il lato economico e lo ha letteralmente trasformato in un evento in cui l’amore può sì essere dimostrato, ma materialmente, con regali, montagne di cuoricini ed anelli. Ovviamente, è ben chiaro che l’amore, quello con la A maiuscola, non si celebra solo il 14 febbraio, ma lo si coglie in ogni momento di quotidianità col proprio partner.

San Valentino deve essere considerato una cornice; un evento piacevole, ovviamente, ma pur sempre una cornice di un quadro in cui l’amore si mostra – e si dimostra – tutti i giorni, nei momenti difficili e faticosi, quando si vorrebbe fuggire via ma l’amore che vi lega è troppo forte.

Anziché pensare al regalo perfetto, alla cena, regalatevi domande. Un’ottima alternativa potrebbe essere quella di chiedersi: come va la nostra storia? Stiamo veramente bene insieme o c’è qualcosa che non va? Come mi sento con lui/lei? Considerare questo giorno non fatto di forzature, ma di opportunità che permettono alla coppia di fermarsi un attimo ed approfittare di ciò per donarsi consapevolezza reciproca di come procede la relazione.

Le coppie a rischio, infatti, sono proprio quelle che si basano sul “non detto”: fingono che vada tutto bene, scansano i problemi ma sono prontissimi a vestirsi a festa indossando il loro sorriso migliore. Una sorta di Carnevale dell’Amore che – coincidenza – capita proprio nello stesso periodo. Chi si ama veramente, il San Valentino lo festeggia, ma in un modo e con una concezione differente: è un’occasione per riscoprire insieme i sentimenti che legano una coppia, è dimenticare i pensieri ed i problemi che affliggono la vita quotidiana, è dedicarsi veramente all’amore non regalando fiori o anelli, ma certezze e rispetto reciproci.

Buon San Valentino!