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Cos’è l’anoressia?

L’anoressia nervosa è un disturbo alimentare caratterizzato da rifiuto del cibo, paura di ingrassare, percezione alterata dell’immagine corporea.

Secondo il DSM-V ci sono tre principali criteri diagnostici:

  • Magrezza estrema e rifiuto di mantenere il proprio peso al di sopra di una soglia minima ritenuta normale,
  • Intensa paura di ingrassare,
  • Anomalia nel modo in cui si percepisce la forma del corpo. L’immagine corporea influenza eccessivamente i livelli di autostima del soggetto.

Si distinguono due sottotipi di anoressia nervosa:

  • Tipo restrittivo (senza condotte di eliminazione)
  • Con abbuffate/condotte di eliminazione durante gli ultimi tre mesi (il soggetto si auto-induce il vomito, fa un uso improprio di lassativi, diuretici o clisteri).

I soggetti anoressici percepiscono il proprio corpo come un nemico e il controllo del peso sembra essere l’unico modo che permetta loro di avere una propria autonomia e indipendenza. Non è raro, inoltre, riscontare in tali soggetti un’eccessiva attività fisica, autolesionismo, una tendenza a esporsi al freddo, la propensione a cucinare per gli altri incoraggiandoli a mangiare.

 

Siti pro-ana: i consigli per diventare anoressica

La nostra è una società improntata sulle apparenze e sull’immagine, in cui i canoni estetici di una volta si sono fortemente modificati. L’ideale della donna prosperosa dal fisico mediterraneo ha lasciato il posto a quello della ragazza alta, esile, eccessivamente magra. Troppo spesso, in tv, si vedono sfilare in passerella modelle magrissime, dalle gambe ossute e i lineamenti spigolosi; i mass media propongono l’immagine della donna eterea quasi del tutto priva delle forme femminili.

Con la diffusione delle nuove tecnologie informatiche, anche attraverso l’uso di Internet ognuno ha la possibilità di ricercare foto di ragazze magrissime cui ispirarsi o di mettersi in contatto, attraverso delle chat, con persone che condividono i propri stessi principi. E’ in larga crescita il fenomeno illogico e pericoloso dei “siti pro-ana”: blog e forum in cui le ragazze parlano del loro rapporto malato con il cibo, descrivendolo non come un problema ma come un vero e proprio stile di vita. Le persone che fanno parte di queste chat multimediali si danno consigli a vicenda, incitandosi a non mangiare e formando un vero e proprio gruppo compatto e coeso.

I suggerimenti per far scendere rapidamente l’ago della bilancia sono numerosissimi e davvero sconvolgenti: “mangia nuda davanti allo specchio: non avrai più fame”, “lega un elastico intorno al polso e fallo schioccare quando vuoi mangiare”, “compra dei vestiti di taglie più piccole e appendili dove puoi vederli: ti motiverà a perdere peso”, “prepara una lista di scuse per cui non puoi mangiare (es. sei malata, sei allergica)”, “guarda una tua foto in cui indossi un costume da bagno ogni volta che ti viene fame”, ecc. All’interno dei siti pro-ana vigono delle regole molto rigide che tutti gli utenti devono rispettare.

Il Decalogo pro-ana indica i dieci comandamenti più importanti:

1) Se non sei magra non sei attraente

2) Essere magri è più importante che essere sani

3) Compra dei vestiti, tagliati i capelli, prendi dei lassativi, muori di fame, fai di tutto per sembrare più magra

4) Non puoi mangiare senza sentirti colpevole

5) Non puoi mangiare cibo ingrassante senza punirti dopo

6) Devi contare le calorie e ridurne l’assunzione

7) Quello che dice la bilancia è la cosa più importante

8) Perdere peso è bene, guadagnarlo è male

9) Non sarai mai troppo magra

10) Essere magri e non mangiare sono simbolo di vera forza di volontà e di autocontrollo.

L’anoressia umanizzata

Nei blog pro-ana, l’anoressia è addirittura umanizzata: Ana non è una temibile malattia, ma un’amica, un esempio da seguire. Le ragazzine che cadono nella trappola di questi blog ascoltano i consigli delle anoressiche e si allontanano dai propri amici e parenti, avvicinandosi sempre di più all’autodistruzione. I siti pro-ana fanno leva sulla sofferenza e sulle debolezze del soggetto, per spingere quest’ultimo in una spirale di morte. La diffusione di tali siti, dunque, è un fenomeno sconcertante e agghiacciante, che lascia davvero riflettere. L’Anad, National Association of Anorexia Nervosa and Associated Disorders, ha lanciato un grido d’allarme e ha scovato, recensito e chiuso più di quattrocento siti pro-ana. Fortunatamente in totale controtendenza, sono presenti sul web anche molti blog e forum che danno voce sia a specialisti del settore che vogliono aiutare chi ha un problema della condotta alimentare sia a persone affette dal disturbo che stanno cercando di uscirne e che attribuiscono all’anoressia non più un volto umano e amichevole bensì offrono una lettura reale, di sofferenza e serio pericolo per la salute e la vita di chi ne è colpito.

 

Scritto da Roberta Parrilli, Dott.ssa in Psicologia Clinica

 

Riferimenti bibliografici

American Psychiatric Association (2013). Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders (5th ed.). Washington, DC.

Caprioglio, I., Vicari, S. (2016). Corpi senza peso. Storie di bambini e ragazzi con anoressia e di una guarigione possibile, TN: Edizioni Centro Studi Erickson.

Costantino, L., Giorgini, L., Petrucci, M. (2017). Anoressia: le patologie del comportamento alimentare, RM: L’asino d’oro.

Mendolicchio, L. (2017). Bisogna pur mangiare. Nuove esperienze di cura e testimonianze inedite su anoressia, bulimia e obesità, TO: Lindau.