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Neglect e percezione

Il neglect è conosciuto anche con altri termini, eminegligenza spaziale, negligenza spaziale unilaterale o emiinattenzione. Il paziente con tale disturbo ha difficoltà a percepire, prestare attenzione ed agire nello spazio extracorporeo, contro lesionale. I pazienti possono anche esperire le stesse difficoltà anche quando immaginano qualcosa, in questo caso si parla di eminegligenza immaginativa. Di solito, la lesione dei pazienti affetti da neglect è situata nell’emisfero desto. Infatti, ci sono pochi casi in cui la lesione coinvolge l’emisfero sinistro. È opportuno precisare che i disturbi si evincono poco se la lesione è nell’emisfero sinistro, pertanto questo potrebbe in parte spiegare la carenza  di osservazione in tal senso.

Quando la lesione è nell’emisfero destro, il paziente tende a guardare solo a destra, ignorando la parte sinistra.  Se vi è una persona che parla alla sinistra del paziente, viene ignorato; invece se la persona si sposta a destra ottiene l’attenzione del paziente. Spesso, il paziente continua a cercare a destra l’interlocutore che è posto a sinistra (allochiria o trasposizione spaziale). Egli può addirittura dire all’interlocutore di smetterla di nascondersi ( Grossi & Trojano, 2015).

 

La consapevolezza del paziente con neglect

Si manifesta anche in altre attività quali la lettura, la scrittura, o in attività che riguardano lo spazio personale: farsi la barba o truccarsi, pettinarsi, mettersi gli occhiali, vestirsi e attività simili.

Si parla di emisomatoagnosia o eminegligenza personale o corporea se le persone hanno difficoltà di esplorazione anche sulla propria persona. In altri termini, ignorano la parte sinistra del loro corpo, quindi manifestano delle difficoltà nella quotidianità. Ad esempio, si pettinano solo a destra o si vestono solo a destra.  Presentano allochiria, ossia se vengono toccati a sinistra, spesso cercano la fonte dello stimolo a destra. Spesso credono che la parte sinistra del corpo non sia propria ed in casi gravi possono avere delle convinzioni deliranti su tale parte del corpo (somatoparafrenia).

Inoltre, la persona può trascurare i movimenti della parte sinistra del corpo, ossia è presente l’eminegligenza motoria. Tuttavia, è opportuno precisare che per presentarsi tale condizione, non ci devono essere degli impedimenti fisici. Il paziente può essere anosognosico e quindi non si rende conto della propria patologia oppure potrebbe presentarsi l’anosodiaforia. In quest’ultimo caso la persona è consapevole della malattia ma mostra indifferenza sul piano emotivo.

 

Il neglect e lo spazio

È bene chiarire che si può distinguere lo spazio extracorporeo  da quello personale. Di fatti lo spazio personale riguarda attività fatte sulla persona. Mentre quello extracorporeo  si riferisce allo spazio esterno alla persona. Tale spazio a sua volta è distinto in spazio peripersonale e spazio extrapersonale. Lo spazio peripersonale si può raggiungere estendendo il braccio, quindi abbastanza vicino al paziente. Mentre lo spazio extrapersonale è distante dal paziente, ossia si estende oltre l’ estensione del braccio.

Lo spazio extracorporeo presenta una dissociazione. Infatti avere un deficit in tal senso, non implica che vi sia una difficoltà nello spazio peripersonale. Halligan e Marshall (1991) hanno studiato un paziente con un’ampia lesione all’emisfero destro notando una seria difficoltà nello spazio peripersonale ma non in quello extrapersonale. Questo a prova del fatto che probabilmente esistono rappresentazioni differenti per lo spazio.

Il neglect può riferirsi a sistemi spaziali diversi, vi sono: il sistema egocentrico e quello allocentrico. Il sistema egocentrico usa la persona stessa come punto di riferimento, quindi la persona neglige tutto ciò che è alla sua sinistra se la lesione è a destra. Invece, il sistema allocentrico usa come riferimento l’oggetto, cioè neglige la parte sinistra dell’oggetto.

 

Come si valuta ?

Per poter diagnosticare il neglect è necessario che vi sia un’asimmetria nei risultati ottenuti. Quindi vuol dire che la maggior parte degli errori devono riguardare lo spazio a sinistra. Di fatti, se questo non avviene, il problema potrebbe essere attentivo. Per valutare il neglect, si usano varie prove. Tra queste, vi sono le prove di barrage, ossia si chiede di barrare gli stimoli presenti sul foglio. In queste prove possono esserci dei distrattori e la distanza tra gli stimoli è differente. Il foglio deve essere posto al centro. Vi sono prove di lettura, dove i pazienti con neglect commettono errori che riguardano sia le parole che le frasi.

Si possono usare anche prove di bisezione, in questi casi si chiede ai pazienti di dividere a metà un segmento. Spesso i pazienti spostano il punto di mezzo verso destra. Inoltre, per valutare il neglect si possono usare i disegni.  Tra le figure che si può chiedere di rappresentare vi è l’orologio. Vi sono anche compiti immaginativi, cioè si chiede di descrivere un ambiente da diversi punti di vista, ad esempio di fronte o di spalle. Si nota in tal caso come i pazienti tendono a dare due descrizioni diverse che non riescono ad integrare.

È necessaria anche una valutazione ecologica, per capire l’impatto della patologia nella propria vita. I test che valutano questo aspetto sono pochi. Tra i più diffusi, vi è la BIT-Behavioural Inattention Test, una batteria che prevede sia le prove classiche che quelle ecologiche.

Per valutare l’eminegligenza corporea, si può chiedere al soggetto di toccare la parte sinistra del corpo o di battere le mani. Quando gli si chiede di battere le mani muoverà solo la mano destra. Oppure gli si può chiedere di pettinarsi o svolgere attività simili.

È comunque bene precisare che molto spesso questa patologia non si presenta da sola ma esiste una cornice sintomatologia da non sottovalutare.

Scritto da Concetta Rametta, laureata in psicologia clinica, esperta in neuropsicologia clinica: età evolutiva, adulti ed anziani

Non perdere la seconda parte dell’articolo.

 

Riferimenti bibliografici

Grossi D. e Trojano L.(2015), Lineamenti di neuropsicologia clinica, Carocci editore.

Halligan P.W. e Marshall J.C. (1988), Blindsight and insight in visuo-spatial neglect,Nature.

Halligan P. W. e Marshall J.C. (1991), Left neglect for near but not far spiace in man, Nature.