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Philofobia: definizione e sintomi

Si definisce Philofobia la paura anormale e ingiustificata di amare, questa paura molto spesso può assumere la forma di un vero e proprio disturbo d’ansia con sintomi che ricordano quelli degli attacchi di panico. Si scelgono pertanto relazioni in cui si ha la certezza che non si possa instaurare un legame più profondo cercando talvolta nell’altro difetti e motivazioni per porre fine al rapporto. Tutto questo avviene perché quando ci si innamora si ci affida completamente ad un’altra persona, chi soffre di philofobia non riesce a far questo e si ritira nel proprio mondo, più sicuro e privo di pericoli (ad esempio coloro che soffrono di disturbi ossessivo-compulsivi non vogliono mostrare parti negative di sé). Quali sono i sintomi della philofobia?

Paura marcata, persistente ed eccessiva nei confronti della situazione temuta

– Risposta ansiosa e immediata all’esposizione dello stimolo fobico

– La paura viene riconosciuta dal soggetto come eccessiva e irragionevole

– Di fronte alla situazione minacciosa il soggetto mette in atto la strategia dell’evitamento.

Quali potrebbero essere le cause?

  • Presenza di un Disturbo Ossessivo – Compulsivo: la persona in questione sente la necessità di tenere tutto sotto controllo ed esercita la capacità di tenere celate le parti di Sé negative;
  • Sintomi Depressivi: mancanza di interesse o piacere nello stare in relazione con l’altro con umore depresso e sensazione di tristezza e vuoto;
  • Disturbo dello Spettro Autistico: difficoltà nelle interazioni e nelle relazioni sociali, con difficoltà ad assumere il punto di vista dell’altro;
  • Esperienze di vita che hanno portato la persona a perdere fiducia nell’altro e ad evitare di soffrire chiudendosi in sé stessi e rifiutando qualsiasi rapporto (come un meccanismo di difesa);
  • Paura di essere abbandonati e/o rifiutati (conseguenti ad esperienze traumatiche nell’infanzia).

Cosa si può fare?

Si può affrontare la philofobia considerando alcuni elementi importanti:

  • Vivere la storia passo per passo non anticipando eventi e non permettendo che avvenga la famosa “profezia che si autoavvera”
  • Utilizzare le storie precedenti o le esperienze passate non come zavorre ma come trampolini di lancio per mettesi alla prova
  • Instaurare un rapporto comunicativo efficace con il proprio partner basato sulla fiducia e sull’esposizione di ansie e timori
  • Per coloro che intraprendono una relazione di coppia con una persona che soffre di queste forme d’ansia il consiglio è quello di rispettare i tempi e gli spazi dell’altro senza forzature.

A tal proposito, si consiglia il film “Paura d’Amare” (Frankie and Johnny) diretto da Garry Marshall del 1991 interpretato da Al Pacino e Michelle Pfeiffer che affronta questo delicato tema all’interno delle dinamiche della coppia.

Scritto da Valeria Natalello, Psicologa –  www.valerianatanello.altervista.org