Skip to main content

“Non esiste un modo di essere o di vivere che sia migliore per tutti… La famiglia di oggi non è né più né meno perfetta di quella di una volta, è diversa perché le circostanze sono diverse.” – E. Durkheim

Celebrare il nucleo familiare

Oggi 15 maggio è la Giornata Internazionale delle Famiglie, proclamata nel 1993 dalle Nazioni Unite con l’intento di celebrare l’importanza del nucleo familiare. Da quale anno però, l’ONU ha deciso di omaggiare questa festa declinandola al plurale, per dimostrare che non esiste solo la “famiglia tradizionale”, al contrario, al giorno d’oggi sono sempre più esistenti casi di famiglie allargate, di mamme che crescono i propri figli da sole, di coppie omosessuali che ricorrono alle pratiche di uteri in affitto o adozione nonostante siano oggetti di critiche.

Le Nazioni Unite vogliono dare a tutti la pari opportunità di essere genitori, ma soprattutto di essere una famiglia. La famiglia è un valore fondamentale all’interno di una società, è il luogo in cui l’individuo nasce e sviluppa e nel quale apprende principi e valori. Di conseguenza, perché ciò continui ad esistere, è necessario che venga fornito loro il massimo supporto tenendo conto dei bisogni presenti.

Gli obiettivi del Family Day sono:

  • Sensibilizzare l’aumento della povertà all’interno di una famiglia
  • Assicurare una sana istruzione per tutti i bambini
  • Assicurare benessere e salute soprattutto dal punto di vista sanitario
  • Eliminare discriminazioni sessuali
  • Mettere in pratica azioni familiari che possano sostenere le madri ed anche i membri di una società più deboli come bambini ed anziani.

In occasione di questa giornata è importante ricordare gli ultimi obiettivi raggiunti nel nostro Paese: il 5 giugno del 2016 è stata emanata la Legge sulle Unioni Civili con 372 voti favorevoli e 51 sfavorevoli. La legge prevede l’introduzione delle unioni tra persone dello stesso sesso in Italia, ma allo stesso tempo prevede una parte che regolamenta e riconosce le coppie di fatto, sia omosessuali che eterosessuali. La famiglia è il nucleo fondamentale della società e per questo deve essere protetta, ma prima di ciò devono essere riconosciute tutte le sue sfumature, soprattutto in una società così all’avanguardia come quella in cui viviamo.

La famiglia: ieri…

Nel corso del tempo la famiglia ha subito varie trasformazioni. In particolare, nel medioevo si parlava di famiglia patriarcale, in cui sotto lo stesso tetto vivevano membri di più generazioni, nelle quali erano integrate molto spesso anche i membri della schiavitù. Successivamente si passò alla famiglia nucleare, generalmente composta da due genitori ed i figli. All’interno delle famiglie nucleari il l’uomo fungeva da capofamiglia, il quale stabiliva tutte le regole necessarie all’interno della casa, impartiva ordini e garantiva un’economia stabile a tutta la famiglia. La donna, invece, era quasi sempre rilegata all’ambiente domestico; doveva occuparsi della famiglia e dei figli, garantire loro un’educazione e soddisfare i bisogni del proprio marito. Nell’antichità la figura maschile era quella più importante: era una tradizione che i figli maschi restassero tutta la vita all’interno della propria famiglia di origine mentre le donne, una volta contratto il matrimonio, dovevano essere incluse nella famiglia del marito.

Ciò che era presente all’interno della società una volta era una norma ampiamente condivisa da tutti: il delitto d’onore. Quest’ultimo consisteva nel diritto dell’uomo di uccidere la propria compagna se questa commetteva un adulterio. Il delitto d’onore permetteva al marito di commettere un omicidio senza incorrere in problemi giudiziari poiché il tradimento da parte della donna era considerato un’azione che macchiava l’onore e la dignità dell’uomo. Di conseguenza, venivano commessi femminicidi per ristabilire e tornare ad avere un onore perso con l’adulterio. Con la Rivoluzione Industriale il concetto di nucleo familiare prende un altro verso: ogni membro della famiglia viene considerato utile per produrre economia e risorse, il lavoro femminile inizia a crescere ed espandersi. L’autorità familiare cambia: viene divisa secondo le competenze dei genitori che possono esercitarla sia individualmente, sia in modo congiunto. Nonostante ciò, l’organizzazione domestica era comunque un compito della donna, doveva comunque garantire il benessere dell’intera famiglia.

…ed oggi

La famiglia di oggi ha assunto diverse sfumature, ma allo stesso tempo è rimasta comunque solidale, una base sicura sia per i genitori che per i figli. Ora, la famiglia nucleare composta da mamma, papà e figlio è solo una delle possibili declinazioni di famiglia. Queste nuove forme di famiglia che col tempo sono in costante crescita, sono molto spesso oggetto ancora oggi di critica da parte dei membri della società poiché giudicate “devianti”, “problematiche”, “malate” o addirittura “contro natura”. Riguardo ciò, l’articolo 16 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani stabilisce che “la famiglia è il nucleo naturale e fondamentale della società ed ha diritto di essere protetta dallo Stato.” Non ci sono differenze o discriminazioni, per famiglia si intende quel nucleo in grado di trasmettere sicurezza, amore e rispetto reciproco. Senza alcuna distinzione.

Nella società italiana esistono sfaccettature diverse di famiglia, tra cui:

  • Monogenitoriale: famiglia composta da un solo genitore ed almeno un figlio. In passato queste famiglie esistevano per la morte prematura di uno dei due genitori o per motivi di migrazione. Oggi, molto spesso, sembra essere una scelta volontaria spesso dovuta a separazioni e divorzi o scelte di vita alternative.
  • Famiglie icostruite: famiglie composte da un precedente matrimonio in cui sono presente anche i figli avuti dalla precedente relazione. Questo tipo di famiglia nasconde dinamiche complesse poiché si uniscono due mondi che fino a prima erano divisi. Molto importante è il compito dei genitori i quali devono creare un sistema familiare equilibrato.
  • Famiglie di fatto: sono le famiglie in cui i partner non hanno contratto matrimonio e sono semplicemente conviventi.
  • Famiglie immigrate: nuclei familiari provenienti da Paesi esteri – generalmente in guerra – che si spostano per garantire un futuro migliore ai propri figli. La famiglia migrante deve quindi imparare ad adattarsi ai nuovi valori e costumi della nuova cultura con cui andrà a conformarsi, fronteggiando ogni giorno la discriminazione, il razzismo ed i pregiudizi.
  • Coppie omosessuali: non vengono chiamate “famiglie” perché in Italia la legge non concede a coppie omosessuali di adottare figli. Le coppie omosessuali sono formate da individui dello stesso sesso, ma ciò non implica una forma di amore diversa da quella eterosessuali. Molte coppie, infatti, hanno dato vita ad unioni stabili che durano per tutta la vita, sfatando il mito delle relazioni omosessuali come periodi di transizioni.

La giornata di oggi vuole quindi festeggiare ogni singola sfaccettatura di famiglia e di amore, senza alcuna distinzione.

 

Riferimenti bibliografici

Ariès, P. (1977). The Family and the City. New York: Spring

Cigoli, V., Scabini, E. (2000). Il famigliare. Legami simboli e transizioni. Milano: Raffaello Cortina Editore