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Mangiare cannabis

Mangiare alimenti che contengono cannabis è generalmente visto come un’alternativa più sana, rispetto a fumarla. Questa convinzione, però, secondo gli esperti non è stata dimostrata scientificamente e sembrerebbe più una voce di corridoio che una certezza. Prima di addentrarci nei cibi alla cannabis, facciamo subito chiarezza su una questione fondamentale per chi legge (ma anche per chi scrive). Non si sta parlando dei prodotti alimentari a base di canapa indiana, che invece possono avere effetti benefici sulla salute. Gli esperti si concentrano sugli effetti degli alimenti con i derivati della marijuana che contengono THC, il principio attivo della cannabis che dà l’effetto “sballo”.

È di sicuro capitato a tutti noi di imbatterci in negozi dove chiunque può acquistare cioccolato, biscotti, lecca-lecca, birra a base di cannabis. Secondo una stima di “Magica Italia”, nel 2018 ne sono stati censiti 713, in aumento del 75% rispetto al 2017. E non sono sicuramente pochi gli adolescenti o semplicemente i curiosi che avvicinandosi a questi negozi avranno pensato “Che cosa mai potrà farmi un biscottino alla cannabis? Non la sto mica fumando!”

 

Cannabis commestibile… ma è davvero così?

Sui prodotti in commercio in Italia abbiamo ancora poche informazioni rispetto agli effetti. Ma gli studiosi americani non hanno dubbi: la cannabis commestibile a parità di concentrazione dei principi attivi — THC e CBD — fa male almeno quanto quella che si fuma e forse anche di più. Come è possibile? Da una ricerca svolta in Colorado e pubblicata sulla rivista Annals of Internal Medicine è emerso che chi ha consumato prodotti contenti cannabis è incorso più facilmente in intossicazioni acute, problemi cardiovascolari e si sono riscontrati più casi di disturbi psichici rispetto a chi ha fumato la cannabis.

Questo è dovuto al fatto che la cannabis ingerita per bocca viene assorbita lentamente dagli organi del corpo, che hanno bisogno di sottoporla al processo digestivo così come qualsiasi altro alimento. Per chi la consuma, questo è un rischio: non ottenendo in breve tempo i risultati attesi, proprio a causa del lento processo di digestione, la persona potrebbe essere spinta ad assumerne altra, provocandosi così un’intossicazione acuta senza saperlo! Si sono accorti di questo fenomeno al pronto soccorso di uno degli ospedali dell’Università del Colorado: 3 mila ricoveri erano riconducibili solo e soltanto alla cannabis e 250 alla cannabis assunta esclusivamente per bocca.

 

Quali sono i rischi di mangiare cannabis?

Sicuramente quanto dicevamo poco sopra rispetto al tempo di digestione (di circa 4 ore) per vedere gli effetti “desiderati”. Inoltre, gli effetti della cannabis assunta con il cibo possono durare anche otto ore o di più. Questo significa che le conseguenze tipiche del suo uso possono durare più a lungo, rispetto a quello che succede a chi la fuma. In diversi Paesi i prodotti messi in commercio sono preparati dalle aziende e confezionati dalle stesse, pronti per essere venduti. Il problema è che le dosi utilizzate sono standard. È risaputo, invece, che ogni persona reagisce in modo diverso alla stessa dose e, soprattutto, che gli effetti non sono in alcun modo prevedibili.

Infine, un altro problema è che i cibi a base di cannabis sono spesso dolci, caramelle o biscotti, che potrebbero attirare l’attenzione di bambini o anziani. Sempre in Colorado il Centro di Controllo dei Veleni ha registrato un aumento del 70% di chiamate per assunzione accidentale di cannabis da parte dei bambini tra il 2013 e il 2017.

 

In conclusione…

Qualcuno dirà che la cannabis è naturale e non fa male (vi invito a leggere questo articolo), altri diranno che la cannabis «light» non ha mai ucciso nessuno, ma che sia «light» o meno dipende anche da quanta se ne assume e in quanto tempo, e a prescindere per un cervello che non ha ancora raggiunto il suo sviluppo completo, anche delle piccole quantità possono far male, posto che ad ogni età ha un impatto deleterio.

Come precisato all’inizio, sappiamo ancora poco su questi prodotti. Ad esempio, lo sapete che il THC non è distribuito in modo uniforme sulla superficie di un biscotto o di un pasticcino? Può capitare quindi di assumere tutta la quantità presente con un morso solo! Ed ora sapete anche i rischi che comporta.

 

Riferimenti bibliografici

https://www.dolcevitaonline.it/in-uscita-la-guida-growshop-magica-italia-2019-edizione-dei-record-con-oltre-700-negozi/

https://ilfattoalimentare.it/canapa-alimenti-pianta.html

https://www.ok-salute.it/salute/mangiare-cibo-con-cannabis-quali-sono-le-conseguenze/

https://www.greenme.it/mangiare/alimentazione-a-salute/cannabis-negli-alimenti/