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Cosa sono le truffe romantiche?

Le truffe romantiche, dette anche Romance Scam, sono dei veri e propri raggiri, studiati nei minimi dettagli a volte da organizzazioni criminali potenti e spietate, altre volte da singoli individui, solitamente uomini, che raggirano soprattutto donne sole o che si trovano in situazioni di fragilità e vulnerabilità. Vengono chiamati “Fraud boys” gli uomini/ragazzi che “lavorano” per creare profili falsi con cui raggirare ed estorcere più denaro possibile a donne e uomini che credono di aver trovato la dolce metà. Difficile credere, soprattutto per le vittime, che dietro quei profili ci sia un criminale, qualcuno che ha sottratto identità, dati, informazioni a qualcun altro e che utilizza il tutto per sottrarre sentimenti e denaro.

Attraverso, appunto, falsi profili con foto rubate, creano delle identità su siti di incontri o anche sui social media che noi tutti utilizziamo giornalmente, come Instagram e Facebook, studiano gli interessi della vittima, le sue abitudini e le sue preferenze. Queste informazioni verranno usate come leva per attirare l’attenzione e coinvolgere emotivamente la persona, manipolarla, raggirarla e farla arrivare al punto di compiere azioni che mai avrebbe pensato. Nella rete delle truffe romantiche cadono sia donne e uomini adulti, di età compresa tra i 40 e i 70 anni; solitamente persone sole, vedove o divorziate, poco esperte all’interno delle reti informatiche. Le truffe ai danni degli uomini sono più spesso legate ad estorsioni a sfondo sessuale, in seguito a incontri su videochat a luci rosse.

 

Come funzionano le truffe romantiche?

Solitamente queste truffe si sviluppano in 5 fasi:

  • Creazione del profilo

Una volta reperite le informazioni della vittima (passioni, interessi, caratteristiche), il truffatore crea un profilo ad hoc che sia quanto più attraente per la vittima.

  • Preparazione del “terreno”

Il truffatore non si limita solo ad accattivare la simpatia della vittima, ma utilizza strategie per entrare in relazione ed intimità. Comincia a conquistare le attenzioni della vittima e inizia a cogliere quali siano gli aspetti affettivi che quest’ultima sente mancare nella vita. Non a caso, infatti, spesso le vittime hanno da poco perso il coniuge, sono in fase di separazione, hanno appena divorziato oppure non hanno una storia significativa da molto tempo. In questa fase il truffatore attua un vero e proprio “love bombing”, ovvero un bombardamento emotivo ed affettivo per far sentire la vittima unica, speciale, desiderata.

  • Richiesta di aiuto

Dopo aver sapientemente conquistato la fiducia della vittima il truffatore sa di aver creato un terreno fertile per poter fare delle richieste, soprattutto in termini di denaro. Il truffatore chiede alla vittima una piccola somma di denaro per un problema improvviso, con la promessa che le verrà restituita il prima possibile. Questo gesto serve per “testare” la disponibilità della vittima e soprattutto il grado di manipolazione. Ovviamente ogni tentativo da parte della vittima di richiedere un incontro di persona viene declinato con mille scuse. Se la persona accetta e fornisce al truffatore il denaro, entra in un vortice di richieste continue.

  • Abuso o ricatto

Questa fase viene, fortunatamente, non viene vissuta da tutte le vittime. Può succedere, però, che una volta ottenuto dalla propria vittima una quantità di denaro considerevole, il criminale può arrivare ad umiliare sessualmente la vittima tramite internet, chiedendole di svolgere pratiche sessuali davanti alla webcam, registrandola e ricattandola.

  • Rivelazione

Una volta ottenuto il loro obiettivo, i truffatori spariscono nel nulla improvvisamente. La vittima a questo punto capisce di essere stata raggirata e di essere caduta in una trappola. Le reazioni possono essere di disperazione, vergogna, frustrazione, rabbia, forte umiliazione e tutta una serie di sofferenze emotive legate proprio alla rottura di un legame per loro molto importante (Whitty & Buchanan, 2012).

 

A quali segnali prestare attenzione per non cadere in una truffa emotiva?

  1. Verifica quante e quali informazioni hai disponibili sui tuoi social network o in generale online. Più informazioni hai a disposizione, più possono essere usate contro di te.
  2. Di fronte a richieste di amicizia di sconosciuti, soprattutto se sostengono di risiedere all’estero, è bene insospettirsi. Diffida anche quando mostrano subito di avere interessi comuni ed eccessivamente simili ai tuoi.
  3. Verifica sempre il profilo della persona: cerca di raccogliere più dettagli possibili per capire se sia una persona reale o invece un profilo finto.
  4. Tieni traccia di tutte le conversazioni ed eventualmente dei pagamenti, perché sono prove che puoi utilizzare a livello legale qualora dovessi essere vittima di una truffa.

 

Cosa dice la Legge?

È la Cassazione stessa, con sentenza n. 25165/2019, che condanna chi, fingendo sentimenti d’amore per una persona, la induce in errore prospettandole il progetto di una futura vita insieme solo per farsi consegnare del denaro o dei beni di lusso, riconoscendo pertanto tale agito come rientrante tra i comportamenti perseguibili secondo l’art. 640 del Codice Penale. Come tutti i reati che utilizzano la schermatura del web per attuarsi, esso risulta in aumento e in evoluzione tanto quanto evolve l’utilizzo e la divulgazione degli strumenti informatici. Una recente ricerca svolta in Italia (Coluccia et al., 2020) ha riscontrato come circa il 3% della popolazione riporta di esser stata vittima di questa particolare tipologia di raggiro.

 

Riferimenti bibliografici

Coluccia, A., Pozza, A., Ferretti, F., Carabellese, F., Masti, A., & Gualtieri, G. (2020), Online romance scams: relational dynamics and psychological characteristics of the victims and scammers. A scoping review. In Clinical Practice & Epidemiology in Mental Health, 16, 24-35.

Whitty, M. T., & Buchanan, T. (2012), The Online Dating Romance Scam: A Serious Crime. In CyberPsychology, Behavior, and Social Networking, 15, 181-183.

Whitty, M. T. (2015), Anatomy of the online dating romance scam. In Security Journal, 28, 443-455.