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Un luogo affascinante: il nostro cervello

Un evento internazionale contrassegna la settimana  che parte dal 12 al 18 marzo. Ovviamente è coinvolta anche l’Italia e sono previsti convegni, mostre, dibattiti su un argomento affascinante: il cervello. Un avvenimento che valuterà i progressi delle neuroscienze, e sarà l’occasione per coinvolgere non solo gli scienziati, ma chiunque sia interessato; saranno interessati anche i bambini, con lezioni mirate e divertenti. Lo scopo, oltre a divulgare le conoscenze acquisite, è quello di cercare di  capire cosa rimane ancora un mistero nel funzionamento dell’organo più complesso del corpo umano.

La settimana dedicata al cervello esiste da oltre vent’anni. Venne istituita nel 1996 dalla Dana Alliance for Brain Initiatives. Un evento di portata internazionale dove ogni anno, a marzo, sono coinvolti, oltre alle società scientifiche, neuropsichiatri, psicologi, psicoterapeuti, biologi, neuroscienziati e tutti i professionisti del settore. Una comunità che, per una settimana, si prodiga nello spiegare, a tutti quelli interessati, come funziona il cervello, i progressi raggiunti e quanto ancora rimane un mistero nel funzionamento del pensiero. Con lezioni divertenti per i bambini e convegni più strutturati per gli adulti, si crea l’opportunità per capire come poter mantenere in forma il cervello, migliorare le capacità cognitive e prevenire malattie neurologiche.

 

Cosa ci propone

Verranno esposti  i progressi raggiunti nel campo della neurologia. Come, ad esempio, per quello che riguarda l’Alzheimer, grazie al perfezionamento di test adibiti in tal senso; eseguendo le analisi su un campione di sangue, si può dimostrare la presenza di un probabile accumulo di amiloide cerebrale, una delle cause riconducibili alla formazione della terribile malattia. L’efficacia del test è equiparabile a quella di altri test specifici, molto più invasivi. Questo permette l’apertura verso la possibilità di avere diagnosi molto precoci rispetto al sorgere dell’Alzheimer, così sarà possibile valutare meglio l’efficacia delle terapie applicate nei soggetti interessati o a rischio del morbo.

Per quello che riguarda le malattie neuromuscolari, verranno presentati gli incredibili risultati ottenuti con la terapia genica. L’Agenzia Italiana del Farmaco ha approvato un medicinale la cui azione terapeutica si attua in un meccanismo genico. Il Suo nome è Nusinersen e viene iniettato con una puntura lombare; questa attiva la funzione di un gene complementare a quello inattivo a causa della patologia neuromuscolare., consentendo la produzione della proteina deficitaria  da parte delle cellule nervose.

 

La neurologia a portata di tutti

In Italia, per questa edizione della settimana dedicata al cervello, la Società Italiana di Neurologia ha indetto una campagna di collegamento a tutti gli altri eventi in cartello, e l’ha battezzata “Non c’è muscolo senza cervello”. Infatti il presidente della Società,oltre che direttore della Clinica Neurologica Università di Genova, Gianluigi Mancardi dichiara che solo grazie al cervello, e al sistema motorio, si determina qualsiasi movimento del corpo umano.

L’ordine parte dal cervello, effettua un percorso tramite i nervi periferici giungendo al muscolo interessato e, contraendosi, causa il movimento voluto. Ma è vero anche il processo inverso, dove  nervi e muscoli influenzano il cervello e il sistema nervoso, fornendo sostanze nutritive e segnali ai neuroni  del midollo spinale. I segnali in questione partono con l’allenamento e l’esercizio muscolare,  i quali inviano segnali positivi e di sopravvivenza ai neuroni. Una sinergia è ritenuta fondamentale dai neurologi e per questo, nella settimana dedicata al cervello, si vogliono sensibilizzare le persone su malattie come la distrofia muscolare, la poliomielite progressiva, l’atrofia muscolare.

 

La prevenzione rimane sempre la cura migliore

In questa settimana sono previsti centinaia di eventi organizzati in tutta Italia, coinvolgendo seicento professionisti, in prevalenza psicologi. Per maggiori informazioni si può consultare il sito www.settimanadelcervello.it. Quest’anno partecipa all’evento anche la Scuola di Specializzazione in Neuropsicologia dell’Università La Sapienza di Roma. E proprio le parole della dottoressa Cecilia Guaraglia, del dipartimento di Psicologia dell’ateneo romano, per quanto riguarda la prevenzione dichiara: “Contrastare il decadimento cognitivo, o demenza,è un obiettivo prioritario della ricerca a livello europeo che comporta importanti investimenti economici. Tuttavia questo non basta: anche noi, cittadini over- 50, dobbiamo fare la nostra parte, non solo facendo attenzione a tutte le patologie che possano influenzare la nostra buona salute mentale e cognitiva, ma anche sottoponendoci a screening periodici di valutazione delle nostre capacità cognitive”.

Le connessioni più affascinanti rimangono quelle del nostro cervello, causate da miliardi di neuroni con altre cellule. Un organo che non curiamo mai abbastanza, presi come siamo dalla quotidianità che molto spesso ci immerge in routine che alla fine indeboliscono il pensiero. Sono gli scienziati a ricordarci, in questa settimana dedicata al cervello, quanto sia importante allenarlo, mantenerlo curioso, vigile, però anche concedergli delle sane distrazioni. In un mondo dove l’aspettativa di vita si fa sempre più lunga è fondamentale mantenere le capacità cognitive il più funzionali possibile. È importante mantenere sane abitudini alimentari e fare attività fisica, non solo per avere una linea perfetta ma anche, e soprattutto, per mantenere in forma il cervello.

 

Un sano consiglio

A molti possono apparire come delle ovvietà, però ricordarlo aiuta, in questo periodo, dove anche gli scienziati non si stufano mai di raccomandarsi in merito all’importanza delle sane abitudini. Un cervello sano custodirà con cura i ricordi più belli,  saprà sempre cogliere quelle sfumature che rendono la vita un lungo percorso incessantemente contrassegnato da insegnamenti e voglia di condivisione; mantenendo vivo lo spirito critico, anche, e soprattutto, per valutare meglio se stessi. Un cervello in forma mantiene  il principio di realtà, e sarà in grado, cosa di non secondaria importanza, di sognare nel modo migliore, connesso alla propria personalità e non rifugiandosi in sterili fantasie preconfezionate.

 

Riferimenti sitografici

https://www.google.it/amp/www.repubblica.it/salute/ricerca/2018/03/09/news/settimana_del_cervello_7_giorni_alla_scoperta_di_cosa_abbiamo_in_testa_-190880235/amp/