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Dipendenze

Legame materno patologico: se genitori e figli sono dipendenti

Il legame materno patologico

Il legame con i propri genitori, in particolare alla propria madre, a colei che ci ha messo al mondo e a cui dobbiamo “tutto”, costituisce un requisito essenziale del ruolo di figlio. Viviamo in una società in cui la famiglia rappresenta il valore per eccellenza, il motore della nostra esistenza, di ciò che siamo e che diventeremo. Non sono rari i casi in cui si compiono scelte amorose, formative, lavorative e, in generale, di vita in funzione del mantenimento della vicinanza alla propria madre. Perché avremo sempre bisogno di lei, dei suoi consigli, della sua protezione, della sua saggezza. Si può parlare di dipendenza affettiva dalla propria madre? Quando si passa dal legame sano al legame patologico?

Dipendenza affettiva verso la madre: quando il distacco non si verifica

Per natura, l’essere umano vive i primi anni della sua vita in una condizione di dipendenza dai propri genitori, in particolare dalla propria madre. Ha, infatti, bisogno di essere nutrito, di ricevere cure, di sentirsi sicuro e protetto, di essere accompagnato nella crescita e nella costruzione di una propria identità. Ha bisogno di essere accompagnato nel processo di separazione-individuazione, cioè di distacco dalle sue ancore per intraprendere un cammino individuale e mettere in atto gli insegnamenti ricevuti per diventare adulto.

In condizioni di rapporti genitore-figlio sani, tale processo ha inizio nel corso dell’adolescenza: l’adolescente ha maturato un attaccamento sicuro nei confronti dei genitori, per cui è consapevole del fatto che essi rappresentano la base sicura da cui poter tornare in qualsiasi momento di difficoltà e del fatto che egli sia pronto a spiccare il volo (con la giusta dose di sicurezza) e legarsi ad altre persone in un rapporto intimo maturo. In condizioni di legami affettivi tra madre e figlio instabili, il distacco tende a non verificarsi. L’adolescente, infatti, ha interiorizzato una modalità relazionale basata sull’insicurezza, sulla presenza incostante della madre che, invece che incoraggiarlo a diventare autonomo e a prendere la sua strada, gli trasmette l’idea che il mondo sia pericoloso, minaccioso e che senza di lei non sopravvivrebbe.

Su quali elementi si poggia un legame materno di dipendenza?

La dipendenza affettiva è una modalità patologica di relazione che si instaura fra due persone e dipende, come descritto nell’articolo “Dipendenza affettiva: non è mai vero amore”, dal tipo di attaccamento che si instaura fra figlio e genitore, solitamente la madre, fin dai primi anni di vita del bambino. Tale forma di dipendenza si poggia su ripetute esperienze di abbandono e di deprivazione emotiva esperite dal bambino nel momento più delicato della sua esistenza, cioè quello in cui cominciano a formarsi le rappresentazioni mentali di sé, dell’altro e della relazione con l’altro.

In particolare, il bambino si ritrova a crescere all’insegna dell’insicurezza per timore di essere abbandonato nuovamente da una madre che, comunque, rappresenta per lui fonte di vita e di affidabilità, e della convinzione di non essere abbastanza degno di essere amato (altrimenti la mamma non lo avrebbe abbandonato). In tal modo, il bambino diventato adulto non può fare a meno della vicinanza della madre da cui dipende letteralmente, oscillando tra il sentirsi sicuro quando c’è lei e angosciato quando non c’è. Pertanto, il dipendente affettivo è incapace di regolare i propri stati d’animo in maniera matura e autonoma ed ha necessità di ricorrere alla sua ancora di salvezza per sopravvivere in un mondo che senza di lei sarebbe fagocitante.

Nel complesso, all’interno di un legame materno disfunzionale, egli si percepisce fuso alla madre e ricercherà, nel migliore dei casi, un partner dalle caratteristiche simili a lei, che possa accudirlo, prendere decisioni al suo posto, che si assuma le responsabilità al posto suo, che sia autoritario ed incostante. Si alimenta, così, il circolo vizioso dell’amore che non è amore.

 

Riferimenti bibliografici

Cabras, E., & Alampi, A. (2016). La sessualità nella dipendenza affettiva e sessuale. Quale Psicologia, 3(6), 15-33.

Federico, R. (2016). Dipendenza affettiva e problematiche relazionali. Quale Psicologia, 3(6), 59-62.