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Il senso di colpa: tra emozione dolorosa e utilità

Sentirsi in colpa è un’emozione spesso dolorosa per chi la sperimenta, tuttavia, il senso di colpa è di fondamentale importanza nell’acquisire un buon livello di responsabilità e nell’apprendere alcune delle norme sociali dell’ambiente in cui si vive.

Perché ci si sente in colpa? Quando si capisce che lo stato di patimento e difficoltà dipende da un nostro comportamento proviamo un bisogno di risarcimento che è sostenuto dal sentirsi in colpa per ciò che si è compiuto o espresso. Le nostre azioni, così come le nostre parole, sono portatrici di significato e, poiché tali, prevedono una reazione altrui nei loro confronti. È per questa sua particolarità che il senso di colpa possiede una funzione costruttiva e adattiva all’interno delle relazioni sociali. Capire pienamente il concetto di colpa significa considerare regole, obiettivi, modelli comportamentali che sono assimilati e rispetto ai quali l’individuo stabilisce il proprio livello di responsabilità.

Il senso di colpa non è vergognarsi

Per gestire produttivamente il senso di colpa dobbiamo conoscere non solo la nostra identità ma anche il ruolo che ha l’altro nella nostra vita. Provare rammarico, tensione e pentimento per qualcosa che si è compiuto porta ad esperire una quota di preoccupazione rispetto all’effetto che si è prodotto sugli altri. Come risultato, tali emozioni sono indice di un desiderio conseguente di dichiararsi colpevole, scusarsi o, comunque, correggere il torto fatto.

La colpa è abitualmente valutata un’emozione meno penosa della vergogna poiché riguarda una parte di sé che non tocca la nostra identità. La colpa racchiude il rimprovero per le azioni tralasciate o agite e non per la persona che le ha fatte nella sua totalità. La vergogna, invece, è un’emozione di tormento molto profonda accompagnata dal bisogno di nascondersi, da una percezione di essere immeritevoli e inutili e da un percorso più difficile di riparazione rispetto a tali sensazioni.

Riparare ai propri errori

Una delle differenze principali tra vergogna e senso di colpa è nella motivazione a voler riparare il torto compiuto: assente nel primo caso e presente, invece, nel secondo. Il principale segnale motivazionale che deriva dal senso di colpa è l’intenso desiderio di ripristinare la stabilità relazionale danneggiata, riparare al male prodotto e riconquistare l’assetto morale precedente.

Riconoscere la propria responsabilità rispetto a un’azione eseguita vuol dire impegnarsi in una posizione decentrata rispetto a se stessi e divenire, quindi, giudici di se stessi. Un riconoscimento di responsabilità che rinvia alla valutazione di vari aspetti quali la capacità di autodeterminazione, di prevedere le conseguenze delle proprie azioni, di esporsi con empatia all’altro, di giustificare o difendere i propri comportamenti e di collegarli, infine, a pensieri e azioni.

La possibilità di cambiamento offerta dal senso di colpa

La predisposizione ad attribuire la responsabilità a se stessi, sul piano psicologico e socioculturale, permette una migliore socializzazione e un buon accomodamento alle norme morali. Inoltre, percepirsi come responsabili può dare il via a un prezioso processo di autostima, autoriflessione, autoconoscenza e crescita personale.

I sensi di colpa adattivi sono quelli che consentono all’individuo di contraddistinguere se il peso delle conseguenze di un’azione vada assegnato a se stessi o agli altri, a contrattempi oppure a conseguenze esterne. In questa prospettiva, incolpare a se stessi, non esclude provare emozioni come rabbia o malinconia ma, piuttosto, procedere in conformità con esse. Imputare a se stessi la responsabilità delle proprie azioni può aiutare, quindi, non solo a differenziare quale parte di colpa vada assegnata a se stessi ma, soprattutto, come agire di conseguenza, come evitare il ripetersi di circostanze simili. In ultima analisi, attraverso il senso di colpa si può imparare dagli errori commessi; tra accettazione e forza motrice, il senso di colpa può essere la svolta per il cambiamento desiderato.

 

Riferimenti bibliografici

Di Blasio P., Vitali R. (2001). Sentirsi in colpa. Quando ti prende il rimorso e vorresti riparare, Il Mulino, Bologna.