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Sudden Infant Death Syndrome

La Sindrome della morte improvvisa infantile, meglio nota come SIDS, consiste nel decesso improvviso e inspiegabile durante la notte di un bambino considerato apparentemente sano. La SIDS colpisce maggiormente neonati che vanno da un mese ad un massimo di un anno. Ad oggi è un fenomeno che ancora non trova una spiegazione certa presso la comunità scientifica, nonostante siano stati fatti numerosi studi. Secondo il parere di molti, una delle cause principali potrebbero risiedere in anomalie della zona cerebrale responsabile del controllo del sonno e della veglia e che, a seguito di disfunzioni improvvise, aumenterebbero in maniera automatica il rischio di morte in culla. Le vittime della morte in culla sono bambini sani che non presentano nessun segno di particolari malattie.

Una delle domande più frequenti riguardo questa sindrome è: “ci sono sintomi premonitori della morte in culla?”. La risposta, purtroppo, sembra essere negativa. Non sono riscontrabili sintomi evidenti di SIDS e infatti la diagnosi viene fatta sempre dopo la morte del bambino.
Nonostante ciò, sono stati comunque individuati alcuni fattori di rischio, tra cui:
• Fattori estrinseci: sono principalmente fattori stressanti fisici che includono la posizione durante il sonno, le coperte troppo pesanti o che coprono la testa, il dormire su strutture morbide nelle quali il bambino possa correre il rischio di rimanere incastrato, o addirittura il letto condiviso con altre persone.
• Fattori intrinseci: questi fattori riguardano principalmente la vulnerabilità del lattante, aumentando il rischio di SIDS. Fattori di questo tipo possono includere la nascita prematura del bambino, la razza o gruppo etnico. Soprattutto, la risposta del bambino a fattori ambientali è considerata fondamentale. L’esposizione ad ambienti esterni deleteri come la presenza di fumo o l’assunzione di alcool durante la gravidanza hanno un effetto diretto e automatico sullo sviluppo del sistema nervoso, in particolare su alcuni neurotrasmettitori che sono fondamentali per il controllo fisiologico del neonato.

Gli studi

Da moltissimi anni i più grandi esperti dell’infanzia cercano di capire le ragioni sottostanti alla morte improvvisa del bambino.
I ricercatori del Boston Children’s Hospital hanno condotto uno studio su 71 bambini morti di SIDS tra il 1995 ed il 2008, analizzando campioni del cervello.
In tutti i casi analizzati sono state trovate alterazioni nei livelli di alcuni neurotrasmettitori, tra cui serotonina e GABA.
Queste sostanze, infatti, sono quelle considerate regolatrici della respirazione, ritmo cardiaco, pressione e temperatura. Di conseguenza, impediscono ai bambini di svegliarsi se respirano troppa anidride carbonica o se il corpo diventa improvvisamente troppo caldo.

Successivamente, gli scienziati del Translational Genomics Research Institute di Phoenix hanno scoperto, invece, una base genetica di una delle forme di SIDS.
I ricercatori hanno battezzato la forma scoperta come “sudden infant death with dysgenesis of testes” (SIDDT). Si tratta di una delle prime sotto classificazioni genetiche della SIDS, utile per dare una risposta sulla malattia e riconoscere in anticipo eventuali predisposizioni alla sindrome.
La SIDS è stata suddivisa in categorie:
1. SIDS categoria IA: comprende neonati che hanno più di 20 giorni e meno di 9 mesi di vita, caratterizzati da crescita e sviluppo normali
2. SIDS categoria IB: include bambini le cui caratteristiche rientrano nella SIDS categoria IA con in aggiunta una o più dei seguenti fattori: tossicologici microbiologici o metabolici.
3. SIDS categoria II: comprende bambini che hanno già avuto in famiglia morti simili di fratelli o parenti vicini.

Prevenire la SIDS

Nonostante la SIDS colpisca improvvisamente e senza alcuna causa medica principale, fenomeni del genere possono essere prevenuti grazie ad attenti e piccoli accorgimenti.
Il primo fattore, forse il più importante, riguarda la posizione del bambino durante la nanna. Il bambino deve sempre essere messo in posizione supina, ossia sdraiato sulla schiena. Questa posizione è considerata la più sicura in quanto, i caso di rigurgito, il latte tornerà indietro passando dall’esofago. In caso contrario potrebbe passare per la trachea e ostruire le vie respiratorie, causando il soffocamento del neonato. E’ sconsigliata, infatti, la posizione a pancia in giù oppure sul fianco.
Inoltre, di fondamentale importanza sono le caratteristiche della culla del bambino: è importante che il materasso non sia eccessivamente morbido e sia della misura giusta del neonato. Sconsigliato è anche il cuscino.
La temperatura sia esterna che corporea del bambino è una variabile da non sottovalutare.

Spesso i genitori commettono l’errore di coprire eccessivamente il bambino per paura che senta freddo, in realtà è necessario non coprire troppo il bebè al fine di evitare problemi di aerazione o surriscaldamento. La temperatura esterna della stanza dovrebbe essere mantenuta intorno ai 18-20 gradi, un clima tale da permettere al bambino di respirare senza essere troppo affaticato.
Prevenire la SIDS si può già durante i 9 mesi di gravidanza. L’esposizione in utero a fumo ha un’alta incidenza di morte di SIDS, poiché il feto è esposto passivamente al fumo della mamma in attesa. Il fumo è nocivo anche dopo la nascita del bambino, poiché – soprattutto nei primi mesi di vita – necessita di respirare aria pulita.
Un’altra raccomandazione molto importante è l’utilizzo del cuccio: quest’ultimo può essere usato dopo il primo mese di vita tuttavia deve essere ortodonticamente adeguato alla struttura dentale del bambino. Ciucci troppo grandi, infatti, causano problemi poiché impediscono la normale sunzione.
La SIDS è un fenomeno sempre più diminuzione. Grazie ad accorgimenti pratici e prevenzioni sia durante che la gravidanza che dopo, gli episodi di SIDS sono sempre più sporadici. Il bambino ha bisogno di crescere in un ambiente sano e sicuro, soprattutto i primi mesi di vita, di conseguenza è bene che la famiglia segua semplici e piccoli accorgimenti al fine di garantire il massimo del benessere nei confronti del neonato.

Riferimenti bibliografici

Macchiarini, A. (1994). S.I.D.S., morte improvvisa del lattante: istituzioni, cultura e comunità. Firenze: Nicomp