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Omegle: cosa si nasconde dietro questa piattaforma online?

Nella modernità, i ragazzi delle nuove generazioni sono chiamati “nativi digitali” proprio per la predisposizione e l’attitudine all’utilizzo della tecnologia. Con la tecnologia tuttavia, aumentano alcune situazioni di rischio perché è possibile contattare persone sconosciute in tutto il mondo attraverso le chat e i social network e non sempre le persone che si conoscono sono affidabili o hanno buone intenzioni. I social network aiutano i ragazzi a riempire il loro tempo, dedicandosi ad attività di svago e piacevoli per far fronte ai momenti di noia. Oltre ad alcuni social conosciuti come Facebook, Instagram e Tinder un’altra piattaforma online utilizzata dai ragazzi è Omegle. In particolare, questo social, riesce a connettere persone in tutto il mondo, ma ciò che attira i ragazzi è che in questa piattaforma è possibile chattare con persone sconosciute senza alcun bisogno di registrarsi e in pieno anonimato. Inoltre una volta entrati nel sito, è possibile sia chattare sia scegliere se mettersi in contatto con il microfono o la webcam.

Dietro tutto questo anonimato tuttavia ci sono notevoli rischi, perché molti utenti, in cerca di partner, di divertimento, di trasgressione, possono farsi ritrovare nudi, iniziare conversazioni spiacevoli con i ragazzi, proporre pratiche sessuali via webcam, oppure proporre incontri di persona. Per questi motivi, il fondatore della piattaforma ha aggiunto uno strumento di controllo in grado di individuare ed eliminare gli utenti che non mantenevano un comportamento decoroso durante la chat. Il problema tuttavia in parte rimane comunque, perché alcuni utenti malintenzionati possono creare profili fittizi per portare a termine i propri scopi. In questo senso, questo social come altri, può comportare dei rischi per i ragazzi che potrebbero essere tentati e istigati ad adottare alcuni comportamenti o potrebbero diventare vittime di pedofili che si avvalgono di questa piattaforma per soddisfare il loro desiderio sessuale. Questo perché, come accennato, in questa piattaforma non è necessario inserire i propri dati personali, e-mail, ma le due persone s’identificano come “you” and “stranger”.

 

Il beneficio apparente dell’anonimato “Talk to stranger”

“Talk to stranger” è il motto di questo sito, dove ciò che può attirare gli adolescenti, in cerca di trasgressione, divertimento ed emozioni forti, oltre all’anonimato è la casualità degli incontri e la messaggistica, che consente di scambiare con l’altro utente anche messaggi vocali, foto e diversi contenuti. Questo è molto pericoloso perché in tal modo i ragazzi possono ritrovarsi a praticare “sexting” ma sopratutto alcuni utenti potrebbero proporre degli incontri di persona mentendo anche sulla loro identità, età o sui loro scopi. Per questi motivi il social è vietato ai ragazzi sotto ai tredici anni e i ragazzi non maggiorenni dovrebbero chattare accompagnati da un adulto. Il problema è che questo controllo da parte degli adulti non c’è sempre a causa della vita frenetica, ma anche perché questi social sono spesso sconosciuti dai genitori. Inoltre, i ragazzi, tendono a collegarsi quando in casa non c’è nessuno o durante la notte per avere la loro privacy e chattare in totale libertà. Un maggior controllo e sensibilizzazione dei genitori potrebbe quindi portare a meno rischi legati all’utilizzo dei social.

Per “sexting” si fa quindi riferimento alla diffusione di contenuti a sfondo sessuale attraverso la tecnologia quindi attraverso App, e-mail, chat. Il sexting può diventare reato quando coinvolge minorenni e quando vengono condivise informazioni senza il consenso della persona. Uno dei rischi a cui possiamo far riferimento è il fatto che le foto condivise dai minorenni in buona fede o semplicemente per divertimento e trasgressione possono poi essere condivise pubblicamente e questo ha dei risvolti psicologici importanti. L’adolescente può, in questi casi, provare un gran senso di vergogna e umiliazione tale da spingerlo, in alcune situazioni, all’atto estremo del suicidio. Dunque per gli adolescenti i rischi maggiori dati dall’utilizzo di queste piattaforme sono la pedofilia, l’istigazione alla prostituzione, la messa in atto di comportamenti sessuali atipici e perversi, e la condivisione di materiale hot, nonché i risvolti psicologici ed emotivi causati da tali pratiche in cui il ragazzo viene coinvolto e in cui si lascia coinvolgere per sperimentare un piacere diverso e trasgressivo.

 

Com’è cambiata ad oggi la sessualità? Quali conseguenze del contatto virtuale?

Ma come è cambiata ad oggi la sessualità negli adolescenti? Oggi gli adolescenti fanno sesso ma non fanno più l’amore, il sesso si fa dietro uno schermo con chiunque e questo se da un lato soddisfa il ragazzo e gli consente di provare un piacere nuovo e diverso, dall’altro contribuisce a non dar importanza e valore a quest’atto. Ad oggi con social e app di incontri è diventato normale incontrare, conoscersi online, fare le prime esperienze sessuali dietro uno schermo. Se da una parte questo può sembrare normale, dall’altra il vivere le proprie relazioni, la propria intimità dietro uno schermo non lo è affatto. I ragazzi di fatto non sanno stare insieme, non sanno rapportarsi con il sesso opposto, confrontano le loro prestazioni sessuali basandosi sui video porno, e la facilità estrema con cui si trova un partner sessuale contribuisce a non dare valore all’atto sessuale ma anche alle fasi precedenti come il corteggiamento, la condivisione, tutte quelle tappe che caratterizzano l’instaurarsi di un rapporto. Dietro lo schermo i ragazzi si sentono sicuri, protetti e trasgressivi, ma al di fuori dello schermo emergono le tante insicurezze tipiche di quest’epoca nonché numerosi pericoli dati proprio dalla voglia di trasgredire.

Tante, infatti, sono le difficoltà che possono emergere quando arriva il momento tanto atteso per i ragazzi. Molte problematiche di tipo sessuale riguardano l’eiaculazione precoce, deficit di erezione, calo del desiderio sessuale e ansia da prestazione. Riguardo l’ansia da prestazione quello che succede spesso è che i ragazzi tendono alla performance perfetta nell’atto sessuale che molto spesso non si rivela soddisfacente o si riscontrano difficoltà. Questo perché al contrario di ciò che vedono nel porno o al contrario del rapporto sessuale che si può avere dietro una webcam, non subito si è pronti con il partner che si ha davanti. Bisogna trovare intimità, intesa, feeling, capire cosa piace o non piace all’altra persona, imparare a stabilire un contatto fisico e non virtuale. In tal senso, quando si riscontrano tali difficoltà, come un cane che si morde la coda, il ragazzo tende ancora di più a rifugiarsi dietro uno schermo. Inoltre l’accesso facilitato al materiale pornografico e ai siti di incontri porta il ragazzo ad un iper eccitazione e alla creazione di aspettative alte che potrebbero essere deluse durante il sesso con il partner. Questi fattori possono portare ad un calo del desiderio sessuale e ad alcune disfunzioni sessuali sopra descritte.

 

 

Riferimenti Bibliografici

Garato P., ( 20 Gennaio 2021) Omegle: minori in pericolo nel nuovo social network https://www.trend-online.com/tecnologia/internet-social-chat-online/

( 7/05/2021)

Lancini M., ( 2019) Il ritiro sociale negli adolescenti. La solitudine di una generazione iperconnessa. Editore: RaffaelloCortina.

Nardone G., Balbi E., Boggiani E., (2020) Il piacere mancato. I paradossi del sesso nel nuovo millennio e la loro soluzione. Editore: Ponte alle Grazie.

Trisolino S., ( 2 Marzo 2021) Attenzione a Omegle: il social network più pericoloso e meno conosciuto dai genitori https://www.giovanigenitori.it/lifestyle/attenzione-a-omegle-il-social-network-piu-pericoloso-e-meno-conosciuto-dai-genitori/

( 4/05/2021)