Il Centro Onlus collabora con il nostro team e fa parte del Progetto Alice, network tra professionisti ma soprattuto fra persone. La Dott.ssa Valeria Campinoti, direttore della Rubrica di psicologia delle dipendenze, ha intervistato Letizia Capezzali, presidente del Centro. Visita la pagina
Descrizione della Comunità
Il Centro Onlus è nato circa trenta anni fa nel quartiere di Casal Bertone di Roma. In quegli anni l’uso di droga si stava, purtroppo, intensificando, tanto da allarmare la popolazione del quartiere; così, alcuni genitori decidono di prendere in mano la situazione e fare qualcosa di concreto per aiutare i giovani.
Dalla loro voglia di fare e di aiutare, nel 1980 nasce Il Centro, con lo scopo primario di prevenire il consumo di sostanze stupefacenti. Inizialmente la struttura guarda al fenomeno in un’ottica specificatamente preventiva, ma negli anni la mission della stessa si è evoluta ed espansa. Alle origini nella struttura erano impiegati diversi volontari, che miravano a coinvolgere i giovani con attività e con opportunità di aggregazione ed incontro, cercando di dare un’alternativa alla strada.
A distanza di 10 anni, si attivarono i Programmi Terapeutici Diurni (PTD), che prevedevano la possibilità di un’accoglienza diurna e giornaliera per persone con problemi con le droghe e le loro famiglie. A partire dal 1995 oltre all’intervento focalizzato sulle sostanze stupefacenti, se ne aggiungono altri sulla dipendenza da gioco d’azzardo.
Al momento Il Centro svolge la sua funzione di comunità terapeutica semi-residenziale per persone con problematiche di dipendenza da sostanze e da comportamenti e si occupa anche di aggiornamento, consulenza e sostegno rispetto alla prevenzione del disagio in senso ampio.
Mission e attività
Il Centro si occupa di attivare programmi terapeutici diurni attraverso la realizzazione di un modello di comunità terapeutica semi-residenziale accessibile a persone con problemi di dipendenza (sostanze, alcool, gioco d’azzardo, sessuale, alimentare, da accumulo compulsivo e shopping) ed ai loro familiari. Generalmente Il Centro lavora in sinergia con istituti penitenziari, SerD, psichiatri, avvocati, assistenti sociali e la magistratura.
Le persone interessate possono giungere al centro esplicitando una richiesta di aiuto spontanea e volontaria, oppure provengono dagli istituti penitenziari, inviando lettere o mettendosi in comunicazione tramite i loro avvocati e/o familiari oppure tramite i SerD affiliati alle strutture penitenziarie. Questa prima fase è detta di “accoglienza” ed ha come obiettivo quello di conoscere il soggetto portatore del sintomo e la sua famiglia attraverso dei colloqui tenuti dagli psicoterapeuti del Centro. Ogni percorso di accoglienza deve essere congruentemente breve e deve prevedere di poter sviluppare una motivazione non solo a smettere, ma a curarsi ed imparare ad auto-curarsi in modi sani. Già dal primo incontro è fondamentale che emerga una tangibile volontà al cambiamento e alla modificazione delle abitudini nocive.
Accoglienza e trattamento
La fase di accoglienza è seguita quella di “trattamento”, dove il paziente viene inserito a tutti gli effetti nel Programma Terapeutico della struttura. Il programma prevede una partecipazione attiva a tutte le mansioni della comunità, che vanno dalla gestione e la pulizia degli spazi interni ed esterni, al cucinare e prendere parte alle attività sportive e culturali periodicamente proposte. Il programma prevede settimanalmente dei colloqui di psicoterapia e la psicoterapia di gruppo.
Il percorso all’interno della comunità termina con la fase di “reinserimento e svincolo”,caratterizzata dalla chiusura del programma terapeutico e dal reinserimento sociale e lavorativo, a seguito del totale distacco nei confronti della sostanza e dell’acquisizione di nuove competenze adattive, nuove responsabilità e nuove prospettive di vita.
Letizia Capezzali, Presidente del Centro Permanente per la Prevenzione delle Tossicodipendenze onlus (CPPT) – Roma
