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Quel singolare sciroppo viola

Fra i più giovani, dall’America alla Gran Bretagna, dal Centro Europa ed ormai anche in Italia, si è diffuso un fenomeno singolare quanto letale, ovvero quello di utilizzare uno sciroppo per la tosse come una vera e propria droga. Questo farmaco, dal caratteristico colore viola, prima di essere definitivamente ritirato dal mercato, ha causato numerose vittime ed ha mandato in ospedale diverse celebrità tra cantanti, rapper e atleti professionisti. L’ingrediente principale di “Purple drank” è il “Prometh”, il quale contiene due sostanze potenzialmente pericolose, ovvero la codeina e la prometazina: il mix di queste due sostanze può essere utilizzato a scopi “ricreativi”, causando danni alla propria salute fisica e mentale. La codeina è un oppiaceo ed in quanto tale viene metabolizzata dal corpo in morfina; infatti, nello sciroppo per la tosse questa sostanza serve proprio da sedativo, ma può creare anche ebrezza, analgesia e euforia. La prometazina, invece, appartiene ad una classe di farmaci utilizzati per preparare antipsicotici e antistaminici. Assunta singolarmente non ha effetti psicotropi, ma se mischiata con la codeina oppure con l’alcol può diventare una vera e propria droga.

Sia la codeina, sia la prometazina, tra gli effetti indesiderati, hanno il rischio di indurre insufficienza respiratoria. La codeina, infatti, asciugando le secrezioni, in caso di abuso, può indurre una crisi di insufficienza respiratoria. Inoltre, può causare mal di testa, depressione, euforia, vomito, sedazione. E non è tutto. La codeina, anche se meno potente della morfina, crea assuefazione e dipendenza psicologica, per questo il consumo deve essere sempre ponderato. L’abuso di prometazina provoca sonnolenza, vertigini, euforia, nervosismo, tremori e difficoltà respiratorie.La Purple Drank unisce dunque sia gli effetti “positivi” delle sostanze, sia quelli negativi. Possiamo definirla come una sostanza psicoattiva, che può dare un effetto sedativo oppure euforizzante. Si tratta però di uno sballo effimero e che in poco tempo trasporta la persona in un vero e proprio incubo.

Cosa spinge i giovani a farne uso?

Il purple drank è associato alla musica trap: è un genere musicale nato negli Stati Uniti e derivato dall’hip hop, da cui ha preso molti elementi nella forma e nel contenuto. Tuttavia il termine “trap” non ha niente a che vedere con il rap, nonostante l’assonanza: in inglese significa “trappola”, ed è il modo con cui gli abitanti di Atlanta, in Georgia, definiscono i palazzi abbandonati diventati piazze di spaccio. Non a caso, infatti, nei testi della canzoni trap si fanno riferimenti, a volte espliciti, all’uso di droghe. In Italia il cantante Sfera Ebbasta ha dato il via alla sua carriera trap attraverso l’uscita della canzone “Sciroppo”, che contiene, appunto, riferimenti al Purple Drunk. Il primo verso dice: “Sciroppo cade basso come l’MD“, le pasticche più pesanti che alterano la psiche. E poi: “Droga, moda, rosa la mia soda“, e ancora: “Sciroppo all’amarena, c’ho la gola secca, ehi“. Questi riferimenti appaiono chiari e lampanti per chi è informato sulla questione, forse un po’ meno per gli adulti che considerano incomprensibili questi testi e che, ingenuamente, non li considerano pericolosi.

Non è possibile sapere se i ragazzi riescono ad acquistare il farmaco su internet oppure se chi vende questo farmaco lo lascia acquistare senza l’obbligatoria ricetta. Infatti, per acquistare prodotti a base di codeina è assolutamente obbligatorio esibire la ricetta del medico curante; è chiaro che se il fenomeno è così diffuso potrebbe esserci chi non rispetta le regole. A segnalare il problema sono le pagine di cronaca de “Il Mattino” di Napoli che avvertono rispetto all’allarme della diffusione di questa nuova droga, come testimoniato non solo dalle famiglie di giovani che ne hanno fatto uso, ma anche dai tanti flaconi di sciroppo rinvenuti durante le pulizie stradali nei dintorni dei locali notturni della città. Si tratta di un fenomeno da non sottovalutare. Federico Tonioni, psichiatra e psicoterapeuta responsabile dell’Area dipendenze del Policlinico Gemelli di Roma, avverte: “Il profilo cognitivo dei giovani che assumono droghe è cambiato: non è più teso alla ricerca del piacere, ma a manipolare i propri stati d’animo”. Dietro il consumo di droghe leggere, secondo Tonioni, c’è una spiegazione che risiede nelle paure dei giovanissimi: “Gli adolescenti oggi temono le emozioni, che non si possono controllare. Gli stati emotivi alterati in modo programmato sono surrogati di ciò che fa loro più paura, come ad esempio l’innamoramento”.

Un vero e proprio business

Vista l’obbligatorietà della ricetta per poter acquistare il farmaco, il mercato illegale si è organizzato per rivederlo in strada a prezzi, ovviamente, maggiorati. In strada gli sciroppi con la codeina siano molto richiesti, e ben pagati: «La domanda e il profitto sono ottimi», racconta un giovane e anonimo spacciatore che rivende il liquido anche in mini-dosi, «è un vero e proprio boom». Il suo rifornimento – sostiene lui – avverrebbe da un farmacista in Ticino che, senza troppe domande, glielo venderebbe ad un prezzo maggiorato, ma accessibile. «In negozio costa circa 6,85 franchi, in strada posso rivenderlo anche fino a 80 con un ampio margine di guadagno», spiega. Può accadere, inoltre, che i giovani fabbrichino la sostanza in casa, facendo un surrogato e mescolando vari farmaci: Aspirina, Xanax, Temesta con lo sciroppo per poi utilizzarlo o rivenderlo a loro volta. Un cocktail che può essere pericoloso e letale, soprattutto perché non è sempre possibile stabilire cosa ci sia al suo interno.

Altri consumatori affermano «Noi abbiamo trovato una farmacia che ce ne dà anche più di una confezione, ma vuole anche 10 euro, dipende dalle volte» dicono. «Una confezione contiene una boccetta da 80 ml, noi lo diluiamo con circa un litro di Sprite e ce lo beviamo in 5». Il web è pieno di video che spiegano come «confezionare» il beverone viola.

Ma cosa devono fare i genitori? «Non essere repressivi», spiega lo psicoterapeuta Lancini: «Non serve a nulla vietare di usare i social o chiuderli in casa. Né spiare il cellulare: serve solo a perdere autorevolezza, e anche se non si trova nulla, tranquillizzarsi è ingenuo – magari, semplicemente, il figlio ha nascosto bene le tracce». Quindi? «La soluzione è parlare, e continuare a farlo». Se pensate che vostro figlio stia vivendo un momento difficile, esternate la vostra preoccupazione ed anche se vi caccerà o vi risponderà male, non rassegnatevi. «Se c’è bisogno, si può chiedere l’aiuto di uno specialista ma mai, mai, mai mollare».

Riferimenti sitografici

http://www.today.it/partner/adnkronos/salute/droga-sballo_viola_mix-sciroppo-tosse-e-gazzosa-conquista-giovanissimi.html(28-02-2019)

https://scienze.fanpage.it/farsi-di-purple-drank-e-morire-soffocati-la-nuova-droga-viola-fai-da-te-e-in-italia/(28-02-2019)

https://www.ilgiorno.it/milano/cronaca/purple-drank-droga-1.1601636(27-02-2019)

https://www.ilpost.it/2018/12/15/trap-genere-cosa-e/(28-02-2019)

http://www.ilgiornale.it/news/cronache/purple-drank-cocktail-viola-droga-dei-giovanissimi-1629250.html(27-02-2019)