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Cosa sono gli energy drink?

Gli energy drink (bevande energetiche) sono bevande a base di sostanze stimolanti come glucosio, vitamine del gruppo B, taurina e caffeina. Queste bevande differiscono da quelle tradizionali contenenti caffeina in quanto contengono tipicamente dosi e concentrazioni più elevate di caffeina aggiunta sotto forma di bevande dolci e aromatizzate o sostanze progettate per essere ingerite rapidamente. La caffeina è uno stimolante presente in molte bevande e prodotti alimentari: le bevande “energetiche” possono contenerne tra 70 e 400 mg per litro e a volte di più. Gli effetti principali della caffeina derivano dalla stimolazione del sistema nervoso centrale, che contribuisce ad aumentare la vigilanza e la concentrazione.

La taurina è un amminoacido prodotto naturalmente nel corpo umano che svolge alcune funzioni nel sistema cardiovascolare, nel sistema nervoso centrale e nel muscolo scheletrico. Queste bibite sono nate con lo scopo di migliorare le prestazioni sportive degli atleti, che in una lattina possono accingere a tanta caffeina quanta contenuta in varie tazze di caffè espresso. Ogni anno ne vengono venduti circa 70 milioni di pezzi ed i consumatori sono raddoppiati negli ultimi anni. Secondo gli ultimi dati dell’Esfa (Agenzia Europea per la Sicurezza Alimentare), in Europa il 68% degli under 18 ricorre a queste bevande ed il 12% ne è dipendente.

 

Adolescenti, giovani adulti e consumo di energy drink: quali rischi?

Gli energy drink sono prodotti commercializzati principalmente per adolescenti e giovani adulti. A causa degli alti livelli di caffeina contenuti nella maggior parte di questi prodotti, sono stati sollevati almeno due importanti problemi di salute. In primo luogo, sono stati messi in evidenza gli effetti cardiovascolari acuti; in particolare si possono verificare: aumento della pressione, aritmie e aumento dell’aggregazione piastrinica sanguigna (Shah et al., 2016). Ma possono esserci anche: stati di ansia, insonnia, vertigini, tremori. La maggior parte degli ingredienti non sono di per sé dannosi, ma possono diventare pericolosi se assunti a dosi elevate e, secondo gli esperti, portare ad una vera e propria dipendenza: es. l’aminoacido taurina, il glucoronolattone, che stimola la memoria e la concentrazione, e l’inositolo, una vitamina che migliora l’umore e stimola il cervello a usare meglio la serotonina, con un meccanismo simile a quello di molti farmaci antidepressivi.

Oltre a questo, devono essere considerate una serie di conseguenze a lungo termine del consumo di energy drink contenenti caffeina, vale a dire l’aumento della probabilità di usare sostanze e dei problemi ad esse correlati. Alcune ricerche hanno osservato una relazione tra energy drink e uso di sostanze illecite. Da due di esse è emerso che gli studenti universitari che avevano consumato abitualmente energy drink, incorrevano il doppio delle probabilità di iniziare ad usare e abusare di stimolanti senza prescrizione medica rispetto agli studenti che non consumavano queste bevande.

 

Perché gli energy drink possono diventare una dipendenza?

Esistono almeno tre potenziali meccanismi per spiegare l’associazione fra consumo di energy drink e dipendenza. In primo luogo, i consumatori di energy drink e le persone che usano sostanze illecite potrebbero condividere una propensione all’assunzione di rischi. In secondo luogo, le opportunità di essere esposti sia agli ED che ad altre sostanze potrebbero sovrapporsi tra loro. Il consumo di energy drink potrebbe aumentare l’interesse a sperimentare droghe illecite (Reissig et al., 2009). Se i consumatori di ED sono attratti ad affiliarsi gli uni agli altri, una tale rete di pari potrebbe fornire maggiori opportunità e atteggiamenti più accettanti nei confronti dell’uso di sostanze.

In terzo luogo, le prove neurobiologiche supportano la possibilità che il consumo frequente di energy drink possa contribuire a un aumento del rischio di sviluppare una dipendenza a causa dell’effetto stimolante della caffeina, sostanza in grado di potenziare le proprie capacità. Questo potrebbe spingere alla ricerca di altre sostanze in grado di provocare questo effetto ancora più potenziato, come accade per le sostanze illegali (Ferré, 2016). Studi di laboratorio hanno dimostrato che la caffeina aumenta gli effetti analgesici e rinforzanti della nicotina e potenzia le proprietà di dipendenza di altri farmaci stimolanti.

 

In conclusione…

Assumere alte dosi di caffeina, come nelle bevande energetiche potrebbe accelerare lo sviluppo della dipendenza da caffeina, che a sua volta potrebbe prevedere, quindi, altre forme di dipendenza (Meredith et al., 2013). Se il consumo di energy drink contribuisce in modo indipendente all’intensificazione dei modelli di uso di sostanze, dopo aver tenuto conto dei fattori di rischio condivisi, gli sforzi di prevenzione potrebbero essere mirati al ridurre il consumo di queste bibite in quanto da considerarsi come nuovo fattore di rischio per l’uso di sostanze.

Questo appare un compito necessario, quanto arduo se continuiamo a pubblicizzare questi prodotti come un lasciapassare per superare i propri limiti (fisici e mentali) e “mettere le ali”.

 

Riferimenti bibliografici

https://www.efsa.europa.eu/it/press/news/130306

Ferré S. Mechanisms of the psychostimulant effects of caffeine: Implications for substance use disorders. Psychopharmacology (Berl) 2016;233:1963–1979. doi: 10.1007/s00213-016-4212-2.

Meredith SE, Juliano LM, Hughes JR, Griffiths RR. Caffeine use disorder: A comprehensive review and research agenda. J Caffeine Res. 2013;3:114–130. doi: 10.1089/jcr.2013.0016.

Shah SA, Chu BW, Lacey CS, Riddock IC, Lee M, Dargush AE. Impact of acute energy drink consumption on blood pressure parameters: A meta-analysis. Ann Pharmacother. 2016; 50:808–815. doi: 10.1177/1060028016656433.