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“L’amicizia è un’anima che abita in due corpi, un cuore che abita, in due anime” – Aristotele, Filosofo greco

Chi trova un amico trova un tesoro

Già nell’epoca in cui dominava la filosofia, l’amicizia era uno dei punti cardine della vita dell’essere umano. Lo stesso Aristotele, grande filosofo che visse negli anni avanti Cristo, aveva dedicato gran parte dei suoi studi all’amicizia, attribuendole un ruolo fondamentale. In una delle sue opere, egli afferma: “Senza amici nessuno sceglierebbe di vivere anche se possedesse tutti gli altri beni”. Nell’opera che scrisse, Etica Nicomachea, egli sosteneva che l’amicizia fosse uno scambio incentrato sul dare-avere, sul ricevere ed offrire, e a tal proposito distinse 3 tipi di amicizia:

  • Amicizia basata sull’utile: amicizia in cui le persone strumentalizzano la vita degli altri per trarne benefici personali, è considerata quella di minore importanza.
  • Amicizia basata sul piacere: è un tipo di amicizia che si sperimenta tra l’adolescenza e la prima giovinezza. Qui, l’individuo aspira solo a trovare un compagno con cui condividere semplici momenti piacevoli.
  • Amicizia basata sul bene: è l’amicizia più grande, quella che è considerata come una vera e propria fonte di felicità. In questo tipo di amicizia, l’altruismo ed empatia sembrano essere le colonne portanti del rapporto. Non si cerca di trarre vantaggio dall’altro, semplicemente si cerca di condividere con il proprio compagno di vita dei bei momenti, ed essere quotidianamente il punto di riferimento a cui rivolgersi in caso di aiuto.

Secondo un proverbio svedese: “La gioia condivisa è una gioia doppia, il dolore condiviso è un mezzo dolore”.

Fin da bambini, gli esseri umani imparano che la vita non è vissuta realmente, se non si ha un amico al proprio fianco. Qualcuno con cui condividere gli avvenimenti importanti della propria vita, i propri fallimenti, le gioie e i dolori. L’amicizia è pura condivisione, è uno scambio equo in cui non si hanno ruoli particolari, si ascolta e si viene ascoltati, si aiuta e si viene aiutati. E’ tutto basato su un patto silenzioso, un tacito compromesso, sancito da un legame che, se reale e veritiero, potrebbe durare anche tutta la vita. Nel 2011 l’ONU ha deciso di dedicare un’intera giornata all’Amicizia, quella con la A maiuscola, al fine di incentivare un clima di solidarietà e fiducia in questo mondo che sembra non averne quasi più.

In un mondo come quello in cui viviamo, con la frenesia della quotidianità, molto spesso ci dimentichiamo di ciò che conta veramente, riducendoci a diventare veri e propri macchinari che vivono le loro giornate per automatismi: sveglia-lavoro-sonno. Anche se nata nel nostro Paese da poco, la Giornata Mondiale dell’Amicizia sta diventando sempre più conosciuta negli ultimi anni. È stato deciso di festeggiarla proprio il 30 luglio poiché, nell’aprile del 2011, l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha stabilito ciò prendendo spunto dalla Cruzada mondial de la amistad (Crociata mondiale dell’Amicizia), organizzata in Paraguay. Nel 1968, infatti, nel Paraguay si riunirono molte persone per celebrare la Giornata Mondiale dell’albero. A tenere il discorso fu Artemio Bracho, il quale propose di istituire un giorno speciale dedicato all’amicizia. La proposta diede vita ad un’organizzazione civile internazionale, il cui scopo era quello di donare veramente una giornata al rapporto d’amicizia. La proposta ebbe molto successo, tanto che nel 1964 il Ministero dell’Educazione e della Cultura del Paraguay decise che fosse festeggiata ogni 30 luglio dell’anno. In Italia arrivò solamente nel 2011.

 

Come evolvono i rapporti di amicizia nel corso della vita?

Come sopracitato, l’amicizia ha un ruolo fondamentale nella vita di ogni essere umano. Nasciamo, infatti, come animali sociali; sempre alla ricerca di qualcuno che ci stia accanto e sia in grado di confortarci nei momenti più bui della nostra vita, e gioisca con noi nelle occasioni in cui è la felicità ad avere la meglio. L’amicizia però non rimane sempre la stessa: nel tempo muta e assume sfaccettature diverse a seconda delle tappe di età che l’individuo raggiunge:

  • Prima infanzia: ovviamente, parlare di amicizia in una fascia di età che va tra gli 0 e i 2 anni non è esatto, tuttavia è una fase in cui il bambino sperimenta i primi rapporti sociali. In questa fase il piccolo, ancora estraneo al mondo esterno, sceglie da solo a chi affidarsi, preferendo di solito coloro con i quali hanno trascorso momenti piacevoli. Di conseguenza, già nella prima infanzia il bambino sceglie nella maniera più autonoma assoluta con chi mantenere uno scambio di gioco.
  • Fase scolastica: questa fase inizia ad esistere dal momento in cui il bambino fa l’ingresso nell’ambiente scolastico, fino ai 12 anni. in questo periodo, i rapporti di amicizia si basano sull’aiuto reciproco. E’ una sorta di amicizia infantile, in cui il bambino inizia a comprendere il prossimo, riuscendo anche ad assumere punti di vista che non sono i propri. Si occupano degli amici al fine di soddisfare le loro richieste.
  • Adolescenza: periodo che va dai 12 ai 18 anni. in questo periodo l’amicizia assomiglia molto a quella sperimentata tra gli adulti. Per gli adolescenti l’amicizia è un rapporto che per primo implica una responsabilità dove l’affetto e l’aiuto reciproco hanno un carattere dominante. Le amicizie in questo caso diventano più profonde poiché si iniziano a fare le stesse esperienze, la fiducia è molto solida e la sincerità è al primo posto.

 

Avere amici aiuta a dimezzare lo stress

Essere circondati da persone che ci amano e nutrono grande affetto per noi allevia lo stress e ci rende psicologicamente più forti, sentendoci al sicuro e rassicurati dal fatto che, qualsiasi cosa accada, avremo sempre un nostro compagno come fonte di sostegno. Essere circondati da amici aiuta a sviluppare e ad aumentare la propria autostima; ci aiuta a credere in noi stessi, a renderci consapevoli del fatto che non siamo poi così buoni a nulla ma anzi, abbiamo capacità che vengono apprezzate dal prossimo, aiuta a costruirci un’identità nella società in cui viviamo. Attraverso il rapporto con qualcuno che riteniamo amico, siamo in grado contemporaneamente di compiere un lavoro su noi stessi non indifferente: possiamo capire dove sbagliamo e quali sono i nostri lati del carattere da rendere migliori al fine di mantenere un rapporto sempre più forte. L’amicizia è un bene prezioso in grado di rendere felice ogni essere umano: una volta soddisfatti i bisogni primari, sono le interazioni con il rapporto ed i rapporti che vi si instaurano ad incrementare la nostra felicità.

In occasione della Giornata Mondiale dell’Amicizia, ho chiesto ad alcune persone e colleghi di mettere nero su bianco tutte le loro considerazioni circa l’amicizia:

  • L’amicizia è stare “nel mezzo”: un sentimento così nobile, onesto e virtuoso che supera ogni vincolo che si forma nel rapporto privato e si trasforma in “amore” verso il prossimo e, attivando nel nostro cervello l’area della socialità, vince gli egoismi, gli odi, le mire utilitaristiche e affratella gli esseri umani. “Amicizia è stare nel mezzo” – Giovanni Schiattarella 
  • La parola amicizia è bella per me. Se credete in qualcuno che merita perché no… affidatevi a lui/lei aprendo il vostro cuore, le vostre emozioni e sensazioni, per raggiungere la vostra serenità – Annamaria Canestri
  • Un amico, se non ti vede da tanto tempo non ti chiede che fine hai fatto, ti chiede come stai – Davide Testa
  • L’amicizia non ti snatura, ti fa sentire accolto, benvoluto e cercato, ti fa essere parte di un progetto condiviso – Elena Cabras
  • L’amicizia è sapere vedere l’altro senza filtri e amarlo per questo. Lasciarsi amare e imparare ad accertarsi perché ci si sente compresi. Credo sia un legame che deriva dalla libertà e dalla sensazione di poter essere sinceri con noi stessi – Valeria Saladino
  • Per me l’amicizia è essere nei pensieri dell’altro e avere l’altro nei propri pensieri. Credo che una vera amicizia resiste ai cambiamenti e al tempo. L’essenza dell’amicizia, per me, è esserci con la testa e con il cuore, con il bello e il brutto tempo – Valeria Campinoti
  • L’amica è colei che ti ha addomesticato e che ringrazierai sempre per averti insegnato qual é il reale colore del grano – Federica De Lillis

 E per voi… cosa significa la parola “Amicizia”?

 

Riferimenti bibliografici

Artistotele (2005). Etica Nicomachea. Bari: Laterza