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Quando la propria casa diventa una prigione…

Il coronavirus (COVID-19) è una malattia respiratoria acuta causata da un nuovo coronavirus (SARS-COV-2) (Guo et al., 2020). Questo virus si manifesta attraverso svariati sintomi e compromette la salute delle persone, portando a conseguenze letali. Tuttavia non tutte le persone affette da COVID muoiono, una notevole incidenza è costituita dalla compromissione del sistema immunitario. Infatti, le persone con patologie pregresse sono più a rischio di ammalarsi gravemente. Per tanto, il governo ha disposto la misura della quarantena che ha condotto ad un progressivo isolamento sociale. Esistono vari tipi di quarantena, a seconda delle necessità, possono essere più o meno restrittive.  La casa diventa il luogo in cui le persone trascorrono più tempo. Purtroppo non tutte le case sono luoghi felici e protettivi, a volte all’interno delle mura domestiche vengono perpetrate varie forme di violenza. A farne le spese è l’intera famiglia e non solo la vittima e il carnefice.

Le misure restrittive messe in atto per via del COVID-19 hanno aumentato il rischio dell’attuarsi di violenza domestica. Questo dato potrebbe avere diverse cause, primo fra tutti l’isolamento sociale, ma anche l’esposizione a fattori di stress economici e psicologi. Inoltre, vengono messi in atto dei comportamenti, come l’abuso di alcol, che aumentano il rischio di attuare forme di violenza. Il bere compulsivo può rappresentare una strategia di coping, per esempio “bevo per dimenticare”, strategia negativa. Le strategie di coping rappresentano modalità di fronteggiare lo stress messe in atto da una persona. Nel caso di strategie di coping negative, ossia disadattive, si arriva ad aumentare lo stress anziché ridurlo.  Ad aggravare ancora di più questo scenario c’è l’isolamento che rende più difficile sfuggire a queste situazioni. A causa della pandemia, anche l’accesso ai servizi sanitari è diventato più difficile, così come l’accesso ai centri antiviolenza  (Gulati et al., 2020).

L’amore romantico e i tipi di violenza

L’ideale di amore romantico potrebbe portare ad accettare diverse forme di violenza (Cabras et al., 2020; Lelaurain et al., 2018). Nel momento in cui si accetta la violenza potrebbe innescarsi una dipendenza affettiva, ovviamente è opportuno valutare cosa porta ad accettare tali soprusi. Spesso, le persone credono che la violenza sia esercitata solo da parte degli uomini ma non è così, infatti anche le donne possono essere violente. Mentre gli uomini attuano una violenza che spesso è di tipo fisico, le donne usano altre forme di violenza, come il pettegolezzo, la calunnia, la violenza psicologica o l’uso di armi. Questo è anche spiegato dalla diversa conformazione e forza fisica. La violenza può essere fisica, psicologica, sessuale ma anche economica.

La violenza può coinvolgere l’intero sistema familiare, infatti i figli delle persone violente subiscono anch’essi violenza anche se indiretta. Erroneamente si potrebbe pensare che visto che non vengono picchiati, non subiscano, ma non è così. Sono sottoposti ad uno stress cronico che potrebbe compromettere la loro salute e le loro capacità adattive. Questi ragazzi rischiano di usare o subire violenza in futuro, da adulti, e quindi cadere vittime di questo circolo vizioso. Avviene un vero apprendimento, vedono e apprendono un comportamento (Cabras et al., 2020). Tutto questo ha subito un peggioramento a causa delle misure restrittive a seguito del COVID-19. Infatti, anche la didattica a distanza da un lato aumenta la possibilità di essere esposti a violenza, dall’altro diminuisce la possibilità di chiedere aiuto e di rapportarsi con modelli diversi. I modelli diversi possono essere gli insegnanti ma anche i compagni di classe e le loro famiglie.

La violenza e altre patologie

Le persone violente potrebbero avere delle patologie che le spingono ad esercitare violenza, ovviamente questa non è una giustificazione. Questo fenomeno, con il COVID-19 ha subito un notevole incrementato, anche per via della riduzione della presenza dei servizi di salute mentale (Gualati et al., 2020). Secondo Gualati e colleghi (2020), devono essere prese in considerazione sia le condizioni mentali e comportamentali di chi perpetra violenza, sia le condizioni mentali di chi la violenza la subisce. Nello studio di Gualati e colleghi (2020) è emerso che i pazienti psichiatrici subiscono violenza. Tuttavia, spesso non denunciano per paura di non essere creduti e spesso si vergognano. A questo, si aggiungono le persone che non hanno una patologia psichiatrica soffrono di dipendenza comportamentale che è simile alla dipendenza da sostanze, e come nel caso della dipendenza affettiva diventano schiave della persona amata. Non riescono a vedere i danni, per quanto gravi, che subiscono e sono disposte a tollerare tutto (Cabras et al., 2020).

Spesso, le persone violente sviluppano anche dipendenze da sostanze. Le sostanze hanno un potere disinibente e agiscono riducendo le capacità di auto-controllo di chi ne fa uso. Da un lato, l’aumento dell’uso di sostanze potrebbe incrementare la violenza all’interno della coppia. Tuttavia, è vero anche il contrario, l’incremento delle liti può spingere ad abusare ancora di più delle sostanze. Le persone con disturbo borderline, è più facile che mettano in atto comportamenti violenti, in quanto le capacità di autocontrollo sono ulteriormente ridotte. I figli di queste persone, rischiano di essere e diventare all’interno di una relazione, persone violente o che subiscono violenza, in quanto è da loro normalizzata. Sono cresciuti all’interno di famiglie, in cui essere violenti è la regola, non hanno appreso modi diversi di relazionarsi con gli altri. Questo ci deve fare riflettere sull’importanza di un intervento anche durante la attuale pandemia.

 

Riferimenti bibliografici

Cabras, E. & Saladino V. (a cura di) (2020). La dipendenza affettiva. Testimonianze e casi di manipolazione e violenza. Roma: Carocci Editore.

Gualati, G. & kelly, B.D. (2020). Domestic violence against women and the COVID-19 pandemic: What is the role of psychiatry? Int J Psychiatry, 71. DOI:10.1016/j.ijlp.2020.101594.

Guo, Y., Cao, Q., Hong, Z., Tan, Y., Chen, S., Jin, H., et al. (2020). The origin, trasmission and clinical therapies on coronavirus disease 2019 (COVID-19) outbreak an update on the status. Mill Med Res 7 (1)DOI: 10.1186/s40779-020-00240-0.

Lelaurain, S., Fonte, D., Giger, J., Guignard, S. & Lo Monaco, G. (2018). Legitimizing intimate partner violence: the role of romantic love and mediating effect of patrirchal ideologies. J Interpers Violence. Doi: 10.1177/088620518818427.