Skip to main content
Ricerca

Lo Stress Lavoro Correlato tra rischi e possibili interventi

Lo stress lavoro correlato nelle organizzazioni

In ambito organizzativo una delle tematiche più attuali che sta riscuotendo molta attenzione da parte di psicologi e studiosi è lo stress lavoro correlato, fenomeno che, purtroppo, risulta essere sempre più in crescita.

L’attuale contesto lavorativo, infatti, è sempre più incerto e mutevole in quanto caratterizzato da strutture organizzative dinamiche e in continua evoluzione. Per tali motivi alle risorse umane viene richiesto sempre più spesso impegno, spirito di sacrificio, flessibilità, adattabilità e raggiungimento in tempi brevi degli obiettivi prestabiliti. Tutte queste condizioni hanno, però, una profonda incidenza sul benessere psicofisico dei lavoratori, per i quali diventa necessario possedere capacità e competenze che consentano loro di far fronte a tali cambiamenti e di gestire lo stress che ne deriva. Ecco allora che il contesto lavorativo diventa terreno fertile per lo sviluppo di fenomeni legati allo stress percepito nell’ambiente di lavoro.

Una delle definizioni più note dello stress lavoro correlato è quella della National Institute for Occupational Safety and Health (1999) che lo definisce come “un insieme di reazioni emotive, cognitive, comportamentali e fisiologiche che il lavoratore sperimenta rispetto ad aspetti avversi e nocivi del contenuto del lavoro, dell’organizzazione del lavoro e dell’ambiente di lavoro”, considerando, da un lato, le caratteristiche dell’ambiente di lavoro, i cosiddetti stressor, e dall’altro la valutazione soggettiva di tali stressor come mediatore delle reazioni psicofisiche individuali. Lo stress lavoro correlato rappresenta, dunque, una percezione di squilibrio che il lavoratore avverte quando le richieste dell’ambiente lavorativo superano le capacità che il soggetto ha per fronteggiarle.

I rischi che derivano dallo Stress Lavoro Correlato

Il fenomeno dello stress lavoro correlato può dare origine a innumerevoli ed avverse conseguenze che possono manifestarsi sia sull’individuo ma anche sull’interna organizzazione, andando a compromettere in modo negativo, oltre che il benessere psicofisico dei lavoratori anche il benessere organizzativo e, a lungo andare, l’economia dell’azienda. In particolare è possibile suddividere i sintomi dello stress lavoro correlato in quattro principali categorie.

La prima riguarda i sintomi psicosomatici, ovvero tutte quelle malattie psicosomatiche che rappresentano un meccanismo di difesa che l’organismo utilizza per fronteggiare il disagio psichico dovuto allo stress sperimentato. Le malattie psicosomatiche sono dovute, infatti, a risposte emozionali intense e prolungate che mettono in moto risposte fisiologiche il cui scopo è proprio quello di attenuare lo stress. Una seconda categoria riguarda i sintomi mentali ed emozionali, come ad esempio attacchi di panico, crisi di pianto e d’identità, depressione, attacchi d’ansia, cambiamenti improvvisi di umore, aggressività, tendenza al pessimismo e al cattivo umore. Vi è poi una terza categoria, quella dei sintomi comportamentali, tra cui vanno citati, ad esempio, comportamenti quali bere in modo eccessivo, fumare più del normale, mangiare in modo non equilibrato, trascurare il proprio aspetto, guidare in modo aggressivo, tendenza all’isolamento o iniziare molte cose senza concluderne alcuna.

Infine, le conseguenze dello stress possono manifestarsi anche a livello organizzativo e, in particolare, possono riguardare sia fenomeni legati alla riduzione della partecipazione alla vita aziendale, come ad esempio un aumento delle assenze, e sia fenomeni legati alla riduzione delle prestazioni aziendali, come ad esempio una diminuzione della qualità e della quantità del servizio offerto.

Possibili interventi da adottare per il benessere organizzativo

Alla luce di ciò, diventa necessario intervenire all’interno degli stessi contesti lavorativi promuovendo e mantenendo un clima di benessere organizzativo. In particolare, gli interventi che vengono maggiormente usati in ambito aziendale possono essere suddivisi in tre categorie principali, la prima delle quali corrisponde ad interventi di tipo organizzativo che puntano a individuare i fattori lavorativi che causano stress e ad intervenire sul cambiamento della struttura, delle pratiche organizzative e dei fattori fisici e ambientali. Un secondo intervento è quello al livello di interfaccia individuo organizzazione che mira a migliorare l’adattamento persona-ambiente e a produrre cambiamenti della percezione che i lavoratori hanno del proprio contesto lavorativo. Infine, un terzo intervento è quello a livello individuale che si pone come obiettivo il potenziamento delle risorse dell’individuo allo scopo di garantire al lavoratore un miglior fronteggiamento dello stress (Avallone, Paplomatas, 2005).

Tuttavia, molte aziende considerano ciò soltanto come una perdita in termini di costi e tempi senza considerare che potrebbero rischiare di avere una perdita ancor più grande qualora si venissero a manifestare, tra i dipendenti, i sintomi dello stress lavoro correlato precedentemente citati. Le aziende sono cieche davanti a ciò e preferiscono investire in tecnologia, innovazione e marketing, tralasciando invece quello che può essere considerato il valore aggiunto di un’azienda: le risorse umane e il loro benessere psico-fisico. Al contrario, sarebbe opportuno diffondere a livello istituzionale e aziendale quella cultura di benessere organizzativo in grado di attuare e diffondere nei contesi lavorativi gli interventi precedentemente citati e, conseguentemente, di ridurre i fenomeni dello stress lavoro correlato a cui i dipendenti potrebbero andare incontro.

 

Scritto da Eleonora Scappaticci, dottoressa in Psicologia del Lavoro e delle Risorse Umane, Master in “Selezione, valutazione e sviluppo nella gestione delle risorse umane”

 

 

Bibliografia

Avallone, F., Paplomatas, A. (2005) Salute organizzativa. Psicologia del benessere nei contesti lavorativi. Milano: Raffaello Cortina Editore

National Institute for Occupational Safety and Health (1999). Stress at work. Publication (pp. 99-101). Department of Health and Human Services